La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) ha accolto con soddisfazione il recente Decreto Legge PNRR, approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che ha delineato una serie di misure volte a semplificare l’avvio di attività artigiane.
Con l’identificazione di 45 attività liberamente esercitabili, il decreto mira a ridurre i tempi e i costi legati alla burocrazia, rendendo il processo di avvio d’impresa più agevole.
Il beneficio di tali facilitazioni non si limita a una specifica categoria, ma coinvolge una vasta gamma di settori: dai falegnami agli imbianchini, dai piastrellisti ai carpentieri, fino a sarti e vetrinisti. Inoltre, il provvedimento si estende anche ai nuovi professionisti del web e del digitale, come graphic designer e produttori di software.
Per molte di queste attività, viene eliminata qualsiasi forma di adempimento burocratico, mentre per altre, come calzolai, corniciai, fabbri e tornitori del legno, sono previsti solo gli obblighi relativi a questioni ambientali, di salute e sicurezza, in base alle attrezzature utilizzate.
È importante sottolineare che le competenze regionali non vengono intaccate e sono previste clausole di salvaguardia per le autonomie speciali.
La CNA ha elogiato il metodo collaborativo adottato dal ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha confermato l’impegno preso nel corso della recente presentazione del Rapporto burocrazia, che la Confederazione stila ogni anno.
In particolare, queste novità sono state accolte con favore nella Tuscia, dove operano numerose realtà artigiane. Luigia Melaragni, segretaria territoriale della CNA di Viterbo e Civitavecchia, ha dichiarato: “Auspichiamo che ora Comuni e Regione attuino lo snellimento burocratico il prima possibile. Da tempo chiediamo di definire un elenco di imprese a cui rendere più semplice l’avvio dell’attività, al netto degli adempimenti ambientali. Attendiamo ora che gli enti locali si adeguino rapidamente”.