“Passi in avanti con il voto alla Camera sul Decreto fiscale che, oltre a confermare le innovazioni in materia di semplificazioni, abolizione degli studi di settore, riduzione delle sanzioni per le omesse comunicazioni dei dati Iva, avvia un nuovo modello di remunerazione dell’agente di riscossione che sostituirà Equitalia.
La CNA esprime apprezzamento anche per l’impegno a un nuovo rapporto tra ente di riscossione e contribuente improntato ai principi di leale collaborazione, tutela dell’affidamento e buona fede. In questo nuovo modello la CNA auspica l’azzeramento dell’aggio sulle riscossioni nelle ipotesi in cui il contribuente versi il dovuto nei termini indicati dalla cartella o abbia chiesto, e ottenuto, la rateizzazione del debito iscritto al ruolo.
Tuttavia la CNA esprime rammarico per l’eliminazione della norma che avrebbe concesso ai contribuenti in regime dei minimi di sforare, per due volte al massimo in cinque anni, i limiti di ricavi per non più di 15mila euro. La CNA auspica che sia mantenuto l’impegno che la norma venga inserita nella Legge di Bilancio”.
Lo si legge in un comunicato stampa della CNA.