“È del tutto ingiustificato e intollerabile il ritardo da parte dei Ministeri competenti nel trasferimento delle risorse previste dal Decreto Agosto al Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, FSBA. Si è determinata una situazione grave, che ha portato all’esasperazione imprese e lavoratori: questi ultimi dal mese di maggio non ricevono le prestazioni di sostegno al reddito per la sospensione e/o la riduzione dell’attività lavorativa a causa del Covid-19”. La denuncia arriva da CNA.
In mancanza di risorse, FSBA, che ha già utilizzato tutte le proprie disponibilità, non è in grado di evadere le richieste ricevute. L’entità del fenomeno è davvero rilevante. In Italia più di 423.000 lavoratori di 150.000 imprese devono ancora ricevere i trattamenti dei mesi di maggio, giugno e luglio.
“Il Lazio non fa eccezione – osservano alla CNA di Viterbo e Civitavecchia -. Eblart (Ente Bilaterale per l’artigianato del Lazio), che sin dalla prima fase della pandemia ha garantito il massimo impegno, relativamente al mese di maggio ha potuto erogare le prestazioni solamente a 2.571 lavoratori, per un importo (lordo) di 1 milione e 325.545 euro. Sono in attesa, per lo stesso periodo, 21.355 dipendenti delle imprese artigiane, che dovranno ricevere, complessivamente, 10 milioni e 763.666 euro. Tutto bloccato per i mesi successivi. Da febbraio ad oggi, sono stati pagati i trattamenti di 28.936 lavoratori, per 34 milioni e 239.411 euro. Servono ancora 18 milioni e 348.203 euro per le prestazioni di sostegno al reddito di 22.499 lavoratori”.
“Il ritardo nei trasferimenti rischia di vanificare quanto di buono è stato fatto sul fronte degli ammortizzatori sociali – afferma la CNA -. Occorre una soluzione immediata, i lavoratori e le loro famiglie non possono più attendere”.