“La CNA apprezza la nuova legge sui fallimenti approvata in via definitiva dal Senato. Ora l’intera disciplina risulta più adatta alle diverse esigenze manifestate nel tempo dalle imprese, così come chiesto a più riprese dalla nostra Confederazione. Ci riferiamo, in particolare, all’istituto del concordato con continuità aziendale, che dovrebbe arginare i numerosi abusi e tutelare più adeguatamente l’interesse dei creditori, soprattutto micro e piccole imprese, e all’introduzione dei meccanismi di allerta che consentano di evidenziare situazioni patologiche di crisi e di anticipare l’intervento risanatore”. Lo si legge in un comunicato della CNA.
“Auspichiamo – prosegue la nota – che gli ulteriori interventi, demandati in gran parte a decreti attuativi, siano mirati a preservare il più possibile il patrimonio dell’imprenditore e, in caso di liquidazione giudiziale, a ridurre i tempi delle procedura per soddisfare i crediti dei fornitori e dei lavoratori. Anche la sostituzione del concetto di fallimento con quello di insolvenza è molto importante: si passa da un sistema che, in sostanza, espelleva dal mercato l’imprenditore in crisi a uno nel quale si offre all’imprenditore una seconda opportunità e la possibilità di accordarsi con i creditori per ripianare i debiti, come previsto dal secondo principio dello Small Business Act”.
“Infine, per monitorare gli effetti prodotti dalla normativa che verrà introdotta – conclude la nota della CNA – riteniamo opportuno costituire una cabina di regia con la partecipazione delle associazioni che rappresentano la piccola impresa”.