CNA ha espresso un giudizio complessivamente critico sulla patente a crediti durante l’ultima riunione tecnica presso il Ministero del Lavoro, dedicata alla definizione del decreto attuativo della nuova normativa.

La CNA sostiene che la patente a crediti non è lo strumento ideale per qualificare le imprese e migliorare i livelli di sicurezza. Nonostante ciò, la Confederazione ha partecipato in modo propositivo agli incontri tecnici per contribuire al miglioramento del quadro normativo a beneficio delle micro e piccole imprese.

La CNA ha apprezzato la disponibilità del Ministero al dialogo e alla definizione di una normativa più chiara e trasparente.

Sono state accolte alcune richieste della CNA, come l’ampliamento delle casistiche per l’attribuzione di crediti aggiuntivi e l’aumento dei crediti per ogni biennio successivo al rilascio, in assenza di violazioni.

Tuttavia, permangono criticità e incertezze, in particolare riguardo alle procedure telematiche di rilascio della patente, alla sospensione cautelare della stessa, e al mancato coinvolgimento delle associazioni dei datori di lavoro nelle commissioni che valuteranno i corsi di formazione per il recupero dei crediti decurtati.

CNA sottolinea inoltre l’urgenza dei tempi per il rilascio delle patenti, circa un milione entro la fine di settembre.

La Confederazione ha chiesto al Ministero del Lavoro di monitorare attentamente nei prossimi mesi l’attuazione concreta del provvedimento e i suoi effetti, confermando la propria disponibilità a partecipare a futuri confronti per migliorare ulteriormente lo strumento.

Attilio Lupidi, segretario della CNA di Viterbo e Civitavecchia, ha commentato: “Concordiamo con il giudizio complessivamente critico espresso da CNA Nazionale. Sono molteplici le perplessità sulle modalità operative e organizzative legate all’attuazione della patente a crediti. Apprezziamo le modifiche già accolte dal Ministero del Lavoro e sosteniamo la richiesta di un monitoraggio continuo degli effetti del provvedimento. Un atteggiamento collaborativo e costruttivo è fondamentale per migliorare ulteriormente la normativa a favore delle micro e piccole imprese.”