La Corte di giustizia europea, con propria sentenza, fa cadere il divieto del cosiddetto “avvalimento plurimo”, un pronunciamento importante che sancisce il principio della libera organizzazione d’impresa e la massima apertura al mercato dei lavori pubblici alle PMI.

L’istituto dell’avvalimento, con questa limitazione, è definito dall’articolo 49 comma 6 del Dlgs 163/2006 “Codice degli appalti pubblici”, che secondo la corte Ue contrasta con la direttiva comunitaria 2004/18/Ce sugli appalti.

Una PMI potrà quindi partecipare ad una gara di lavori pubblici dimostrando di poter contare sui requisiti economico-finanziari (ad esempio il fatturato) e tecnico-organizzativi (qualificazione SOA) acquisendoli da più imprese per la stessa tipologia di lavori, a differenza di quanto viene espresso nell’articolo 49 “il concorrente può avvalersi di una sola impresa ausiliaria per ciascuna qualificazione”.

 

Tar del Lazio: atti delle Pa visionabili dai subappaltatori.

Importante sentenza del Tar del Lazio: sancisce che non è necessario avere un rapporto diretto con l’ente pubblico per avere il diritto dell’accesso agli atti.

Pertanto anche i subappaltatori potranno esercitare tale diritto e visionare i Sal (stato avanzamento lavori), i certificati di pagamento o altro, al fine di esercitare il diritto di rivalsa nei confronti dell’ente per mancato pagamento delle proprie spettanze.

 

Sostegno all’acquisto di case efficienti

Presentato un emendamento al ddl di conversione del dl Imu 102/2013.

Secondo la versione iniziale del decreto, la Cassa depositi e prestiti stanziava 2 miliardi di euro per fare da garante per l’erogazione di nuovi mutui per l’acquisto della prima casa e per sostenere interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli immobili.

In base all’emendamento approvato, resta il sostegno agli interventi di riqualificazione edilizia ed energetica degli edifici, ma l’erogazione dei fondi come garanzia dei mutui sarà indirizzata preferibilmente all’acquisto di abitazioni principali che rientrano in classe energetica A, B o C.

La priorità nell’accesso alle agevolazioni sarà data alle giovani coppie e alle famiglie numerose.

Oltre a rivitalizzare il settore delle compravendite immobiliari, probabilmente questa misura darà nuovo impulso alle certificazioni energetiche e alle riqualificazioni energetiche degli edifici.

 

Imu ed immobili invenduti delle imprese di costruzione.

Le Commissioni hanno ritenuto opportuno introdurre dei chiarimenti sull’Imu dovuta per gli immobili invenduti appartenenti alle imprese di costruzione. La cancellazione dell’imposta, decisa dal decreto Imu, riguarda solo la seconda rata, mentre resta confermata la prima tranche. Ciò significa che l’esenzione si applica a partire dal primo luglio 2013. La prima parte dell’imposta, dovuta fino al 30 giugno 2013 e già versata dalle imprese, non sarà quindi rimborsata.

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