Per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi di diversi materiali da costruzione verificatisi nel primo semestre di quest’anno, in sede di conversione del Decreto Sostegni-bis il governo ha previsto l’adozione di misure da applicare per i contratti pubblici in corso di esecuzione al 25 luglio 2021.
Per l’effettiva attuazione del provvedimento, entro il 31 ottobre 2021 il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili avrebbe dovuto emanare due decreti:
- decreto per stabilire la rilevazione delle variazioni percentuali dei materiali da costruzione, in aumento o in diminuzione superiori all’8% che si sono verificate nel primo semestre del 2021;
- decreto sulle modalità di utilizzo del Fondo messo a disposizione per la compensazione degli aumenti, garantendo la parità di accesso per le piccole, medie e grandi imprese di costruzione, nonché la proporzionalità, per gli aventi diritto, nell’assegnazione delle risorse.
E’ stato finora pubblicato (sulla Gazzetta Ufficiale del 28 ottobre) solamente il decreto del 30 settembre che stabilisce le modalità di utilizzo del Fondo, che ha una dotazione complessiva, per il 2021, di 100 milioni di euro, secondo questa ripartizione:
- per “piccola impresa”, cui vengono assegnati 34 milioni di euro, è da intendersi quella avente le caratteristiche indicate all’articolo 90 del DPR 207/2010, che stabilisce i requisiti per lavori pubblici di importo pari o inferiore a 150.000 euro, ovvero è in possesso della qualificazione dalla prima (fino a 258.000 euro) alla seconda classifica (fino a 516.000euro) di cui all’articolo 61 del DPR 207/2010;
- per “media impresa”, cui viene assegnata una dotazione pari a 33 milioni di euro, è da intendersi quella in possesso della qualificazione dalla terza alla sesta classifica (da 1.033.000 a 10.329.000) di cui all’articolo 61 del DPR 207/2010.
- per “grande impresa”, cui viene assegnata una dotazione pari a 33 milioni di euro, è da intendersi quella in possesso della qualificazione dalla settima (fino a 15.494.000 euro) o ottava classifica (oltre 15.494.000 euro) di cui all’articolo 61 del DPR 207/2010.
Entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto che determinerà la rilevazione delle variazioni, le stazioni appaltanti dovranno inviare al Ministero la richiesta di accesso al Fondo.
Tale richiesta dovrà contenere tutte le istanze ritenute ammissibili, trasmesse dagli appaltatori nei termini dei 15 giorni previsti dalla data di pubblicazione del decreto non ancora emanato.
Considerati i tempi molto stretti a disposizione per l’invio delle richieste, in attesa del decreto mancante si invitano le imprese ad attivarsi per la predisposizione della documentazione che dovrà essere presentata.
Info e assistenza: CNA di Viterbo e Civitavecchia, telefono 0761.2291.