vaccarino martina“Facciamo lavorare gli artigiani e gli imprenditori. Vogliono solo lavorare. E’ questa la loro vocazione, è questo che sanno fare meglio”. Ha chiuso così il Presidente Nazionale CNA, Daniele Vaccarino, la tavola rotonda alla quale ha partecipato con il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e il professor Corrado Giacomini, momento clou del convegno organizzato da CNA Alimentare intitolato “L’eccellenza della produzione agroalimentare italiana tra tradizione e innovazione”, tenuto oggi al Teatro Regio di Parma.

Il Ministro Maurizio Martina ha esordito facendo gli auguri alla CNA che quest’anno compie 70 anni, per entrare subito in argomento. “Molti degli argomenti toccati oggi sono nell’agenda di governo – ha sottolineato – Abbiamo nell’agroalimentare una leva fondamentale di sviluppo, un pezzo del nostro futuro e il settore rientra sicuramente nella ridefinizione del modello di sviluppo del nostro Paese. Ma bisogna uscire dai luoghi comuni”.

Per Martina, “non sempre gli strumenti e gli elementi di forza dell’agroalimentare italiano, come le Dop e le Igp, sono sufficienti ad affrontare i problemi epocali che stanno emergendo dalla zootecnia al lattiero-caseario”.

Un passaggio fondamentale, per il Ministro, è quello di arrivare a politiche di filiera davvero integrate: “Bisogna che produttori e trasformatori, e tutti gli attori della filiera, si rendano conto che lavorare insieme porta risultati migliori ed è conveniente unire le forze. Nel frattempo è necessario esaltare la duttilità delle piccole imprese nell’offerta alla grande distribuzione e al web”.

“Per quanto riguarda il nostro ministero – ha chiarito – sono due anni che stiamo lavorano alla semplificazione e alla modernizzazione. Dal primo maggio, a esempio, saremo il primo Paese al mondo che trasferisce interamente sul digitale tutti gli adempimenti nel settore vinicolo. Ma bisogna chiedere a tutti di fare un passo in avanti. La CNA è sulla buona strada, ora dobbiamo lavorare tutti assieme per risolvere i nodi organizzativi. E un ministero unico dell’Agroalimentare – ha concluso Martina – potrebbe rappresentare uno strumento significativo”.

Per il Professor Corrado Giacomini, è necessario “sfruttare le potenzialità della grande forza dell’agroalimentare per diventare produttori globali e non crogiolarsi nei successi” e “puntare sulla ricerca, in particolare nella sicurezza, la qualità del prodotto, la sostenibilità”.

Daniele Vaccarino ha rimarcato il nuovo modo di fare rappresentanza della CNA. “Oggi – ha affermato il Presidente CNA – non possiamo più limitarci a essere con le piccole imprese ma dobbiamo anche essere al loro fianco, la modalità di rappresentanza che abbiamo scelto è quella di risolvere i problemi e proporre le soluzioni ai decisori, non quindi una modalità meramente rivendicativa. Siamo per le semplificazioni e gli snellimenti dappertutto, anche all’interno delle organizzazioni imprenditoriali”.

Entrando nel nocciolo dei problemi, ha sottolineato che “la qualità è una opportunità e la Cna è favorevole ai controlli purché siano sostenibili e a dimensione d’impresa. Sulla semplificazione qualcosa è stato fatto, ma poco. Relativamente alle filiere, Vaccarino ha tenuto a precisare che “con i produttori ci siamo molto avvicinati, negli ultimi tempi, mentre i problemi sorgono casomai con la grande distribuzione”.

In conclusione, Vaccarino ha voluto spendere di apprezzamento sul ministro Martina: “Questo evento è stato organizzato in un incontro di dieci minuti e quattro whatsapp. Non è un metodo comune”.