“La Cna lavora per creare un clima di collaborazione con Equitalia. Abbiamo ogni giorno l’obiettivo di semplificare le relazioni con l’amministrazione finanziaria per favorire la soluzione dei problemi e delle difficoltà che incontrano le imprese”. Lo ha dichiarato Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Cna, introducendo la videoconferenza di verifica del protocollo Cna-Equitalia, in vigore dall’aprile dello scorso anno, alla quale erano connesse 36 sedi territoriali della Confederazione, con la presenza di oltre 500 persone collegate in diretta, tra imprenditori, funzionari di Equitalia e specialisti della Cna.
“Siamo convinti – ha proseguito Silvestrini – che la riscossione coattiva dei tributi rappresenti un momento fondamentale per ogni Stato civile. Da essa dipende la credibilità dell’amministrazione finanziaria nella lotta all’evasione fiscale e, allo stesso modo, la possibilità per le imprese di continuare a esercitare l’importante funzione sociale di produrre lavoro, benessere e ricchezza”.
Ai lavori della videoconferenza, che si è svolta nella sede nazionale della Cna, ha partecipato il presidente di Equitalia, Vincenzo Busa. Nel suo intervento, Busa ha sottolineato che l’iniziativa “è un’opportunità importante, perché consente di confrontarsi apertamente sui problemi che quotidianamente emergono in sede di riscossione coattiva”. Il presidente di Equitalia ha anche proposto di sottoporre il protocollo Cna-Equitalia a un check periodico. “Siamo impegnati in una nuova missione – ha spiegato Busa – assistere e affiancare i contribuenti, e le imprese in particolare, alle prese con le difficoltà indotte dalla crisi economica. Vogliamo farci riconoscere come organizzazione pienamente integrata nella amministrazione finanziaria, impegnata in una intensa attività di servizio e assistenza che deve necessariamente precedere la eventuale fase di riscossione forzata”.