Comunità energetiche: dalla commissione europea il via libera al decreto di incentivazione all’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
Si estendono dunque le agevolazioni rivolte a chi costituisce le comunità energetiche.
Come è noto, per comunità energetiche si intendono gruppi di persone che scelgono di unirsi per auto produrre energia elettrica da fonti rinnovabili. Nascono, dunque, per fornire benefici ambientali, economici e sociali agli stessi membri della comunità. Contribuiscono, inoltre, al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati al 2030.
Nel decreto trova conferma il limite massimo di potenza di 1MW per gli impianti ammessi alla CER, mentre il meccanismo di incentivazione previsto, di durata ventennale, prevede una tariffa fissa differenziata sulla base della potenza dell’impianto ed una parte variabile legata al prezzo dell’energia sul mercato.
Una panoramica sugli interventi previsti dalla misura finanziata con 2,2 miliardi di euro di fondi PNRR:
Incentivo in tariffa
- rivolto a tutto il territorio nazionale: dal piccolo comune alla città metropolitana
- risparmio sui costi dell’energia per chi costituisce una Comunità
- tariffa incentivante sull’energia condivisa
- potenza massima agevolabile: 5 GW entro il 31 dicembre 2027
Contributo a fondo perduto
- rivolto ai territori dei Comuni sotto i 5000 abitanti
- contributo fino al 40% dell’investimento per chi crea una Comunità Energetica
- potenza agevolabile: almeno 2GW fino al 30 giugno 2026
- cumulabile con incentivo in tariffa
Per un approfondimento sul decreto, le modalità di accesso agli incentivi e alle agevolazioni previste, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha messo ha disposizione una guida scaricabile qui.
Per maggiori informazioni, è possibile contattare CNA Viterbo e Civitavecchia al numero: 0761.2291.