“In uno scenario complesso e di grande difficoltà per tutti, il piano per il rilancio del Paese non può dimenticare o porre in secondo piano la realtà dell’artigianato artistico e tradizionale. Se così fosse, rischieremmo di perdere un immenso patrimonio culturale, di conoscenze, tradizioni e tecniche che si tramandano da secoli e che hanno contribuito alla definizione dell’immagine dell’Italia nel mondo”. Così CNA Artistico e Tradizionale, il cui presidente nazionale, Andrea Santolini, ha firmato l’appello del Tavolo nazionale dell’artigianato artistico per il “futuro dopo il Covid-19”, insieme con le altre Associazioni e Fondazioni che ne fanno parte (come, tra le altre, l’Associazione Italiana Città della Ceramica, l’Osservatorio dei Mestieri d’Arte e la Fondazione Cologni).
“L’artigianato artistico è l’anima della manifattura italiana; un fattore costituente dell’identità, delle tradizioni e della cultura dei luoghi; una componente fondamentale dell’offerta turistica dei nostri territori. Dall’arte orafa alla liuteria, dalla ceramica alla lavorazione artistica del ferro, del marmo e del vetro, ogni creazione è unica nel suo genere, vanto del made in Italy nel mondo”, osserva Santolini.
“Il governo e il Parlamento, anche attraverso gli strumenti del decreto Rilancio, devono prevedere specifici interventi di valorizzazione delle riconosciute competenze dei nostri artigiani. Parliamo di attività che animano i centri storici delle città e i piccoli borghi, vanto del nostro Paese e risorsa straordinaria, oggi più che mai, per il turismo”, è la considerazione, condivisa da CNA Artistico e Tradizionale di Viterbo e Civitavecchia.
La presidente, Lucia Maria Arena, artigiana, evidenzia come la stessa ripartenza delle botteghe sia particolarmente faticosa: “La maggioranza di noi è tornata a produrre il 4 maggio. Ma i consumi sono fermi, il turismo è bloccato, le manifestazioni di primavera per la promozione del settore sono saltate. E il nostro è un settore che ha sofferto già tanto la crisi economica precedente. E’ stato colpito dal virus proprio quando stava per riprendere fiducia, grazie alla passione per il lavoro e alla creatività come all’impegno su progetti di innovazione e di integrazione nella filiera del turismo. Adesso – sottolinea la presidente territoriale di CNA Artistico – ci vogliono azioni che diano risposte
concrete ai laboratori in difficoltà e, al tempo stesso, una progettazione che guardi al futuro”.
A testimoniare la ricchezza di creatività, i ceramisti di Viterbo e Civita Castellana che lo scorso week-end hanno partecipato all’edizione virtuale di Buongiorno Ceramica, la festa diffusa della ceramica italiana.
Il manifesto del Tavolo nazionale indica quattro temi da sviluppare nel confronto con i decisori politici e con gli amministratori: artigianato artistico e made in Italy (strategie e opportunità di commercializzazione e di internazionalizzazione delle produzioni artistiche e tradizionali italiane nel nuovo contesto globale); artigianato artistico ed economia circolare (il ruolo e le opportunità per il settore nel contesto della green economy e nelle strategie di uno sviluppo sostenibile rispettoso dell’ambiente e dell’etica della produzione); artigianato artistico, cultura e formazione (le potenzialità in rapporto al mondo della cultura, con particolare riferimento all’offerta integrata dei musei, all’istruzione e alla formazione); artigianato artistico, turismo e territorio (il settore come fattore fondamentale nella costruzione delle future strategie di promozione e di sviluppo del sistema turistico italiano, con particolare riferimento a politiche e progetti territoriali integrati).