“È importante, in questa fase tanto complessa, continuare a investire nelle competenze. Lavoriamo con lo sguardo rivolto al dopo-emergenza epidemiologica, quando ci sarà bisogno di nuove energie per ripartire”. Così Luana Melaragni, responsabile di CNA Sostenibile.
La formazione gestita dal sistema CNA non si ferma. Questa mattina sono stati attivati a Viterbo i corsi a distanza (Fad), grazie alla piattaforma di e-learning Formerete, che la Fondazione Ecipa CNA ha progettato insieme con Sapienza Università di Roma.
I primi a collegarsi all’aula virtuale sono stati, alle 11, gli allievi del corso per “operatore della ceramica”. Nel pomeriggio, approfondimento sulle tecniche di vendita per gli aspiranti alla qualifica di “panificatore”. E domani si parte con le lezioni online per i partecipanti al percorso formativo per assistente di studio odontoiatrico.
“I nostri operatori e i docenti, che ringraziamo, si stanno impegnando per dare continuità alla formazione, consapevoli che il blocco dell’attività rischia di demotivare chi si è iscritto ai corsi per acquisire competenze e avere delle chance nel mondo del lavoro, così come di ritardarne l’accesso alle opportunità di occupazione. Danni che dobbiamo evitare – osserva Melaragni -. Fino a ieri sera abbiamo effettuato i test di prova sulla piattaforma, per avere la sicurezza del funzionamento dei collegamenti”.
Il ruolo di e-tutor è affidato a Chiara Ciprianetti e ad Ernesto Allegrini, del team di CNA Sostenibile. Stefano Capezzone, Daniela Criscitiello, Davide De Lucis e Benedetta Lomoni sono, invece, i docenti che hanno accettato di sperimentare la nuova modalità.
“Le tecnologie di cui si è dotato il sistema CNA ci consentono dunque di offrire una formazione vicina ai giovani, ai lavoratori e alle imprese anche in una situazione di grave difficoltà, in linea con le indicazioni della Regione, che ha invitato gli enti del settore ad attivare le procedure per i corsi a distanza. L’attuale emergenza – conclude la responsabile di CNA Sostenibile – pone certamente al Paese l’urgenza di una accelerazione riguardo alle infrastrutture digitali”.