E’ il primo concreto risultato della collaborazione tra l’Esercito e CNA Sostenibile. A conclusione di un corso di formazione a cura dell’Area Orientamento, Formazione e Lavoro della società del sistema CNA di Viterbo e Civitavecchia accreditata per la formazione, sedici graduati dell’Esercito hanno acquisito le conoscenze e le abilità pratiche previste per il profilo di “installatore/manutentore di impianti, industriali/civili, elettrici e simili” dal Repertorio Nazionale delle Qualificazioni INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) – direttiva ADA 10.04.05.
Il corso ha avuto una durata complessiva di 280 ore, dedicate sia alla formazione teorica in aula (120) che alla formazione pratica on the job (160), svoltasi presso qualificate imprese del settore dell’impiantistica elettrica associate a CNA.
Molti gli argomenti approfonditi, dall’allestimento del cantiere per l’installazione dell’impianto elettrico civile e terziario fino alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto stesso, passando per la posa di canalizzazioni, corrugati e cavi per la distribuzione elettrica e/o la ricerca delle varie anomalie dell’impianto elettrico nonché il cablaggio dell’impianto.
Alla giornata conclusiva di questa esperienza, a Viterbo, in un’aula della sede di CNA Sostenibile al Poggino, è intervenuto il tenente colonnello Juan Natali, del Comando Artiglieria, quale organizzatore e coordinatore del personale militare, insieme con Luana Melaragni e Raffaela Romanelli, rispettivamente responsabile di CNA Sostenibile e tutor per le attività di organizzazione e monitoraggio della fase di formazione on the job. Entrambe, dopo essersi complimentate con i militari per gli obiettivi raggiunti, hanno evidenziato la vicinanza del sistema CNA all’Esercito Italiano e quanto sia importante la collaborazione con una Istituzione che rappresenta ed esprime valori fondamentali e irrinunciabili per le nostre comunità.
“Per meglio cementare questo legame, sarà importante – si legge in una nota dell’Esercito – individuare altre possibilità d’incontro, per arricchire sempre più quelle competenze professionali che consentano ai militari di formarsi in modo da rappresentare un valore aggiunto per l’intera Nazione”.