“Abbiamo gettato le basi per la creazione di una rete promozionale”. Il responsabile dell’Area Internazionalizzazione, Maurizio Mancini, tira le somme della terza fase di “Latium Living, Design and Food”, progetto CNA per l’internazionalizzazione delle imprese, approvato e cofinanziato dalla Regione. In questi giorni cinque imprese della Tuscia, in prima linea nella produzione di macchine per la raccolta e la lavorazione delle nocciole, hanno partecipato alla missione in promossa e gestita dalla CNA di Viterbo e Civitavecchia con la consulenza della Nimes Consulting di Varsavia e la collaborazione della società Hanat di Sadownicze.
Ecco i magnifici cinque: Anetrini (Carbognano), Asquini (Canino), Cerquetani (Fabrica di Roma), Facma (Vitorchiano) e GF Costruzione Macchine Agricole (Sutri). A Sadownicze hanno incontrato i produttori di nocciole, noci e relative piantine, ovvero l’Associazione dei Produttori di Nocciole e Piantine Leszczyna di Lublino (con sede a Końskowola). “E’ stata un’esperienza di partenza – dice Mancini – dove siamo riusciti a mettere le nostre imprese di fronte a 80 produttori di nocciole e a tre distributori di macchine. Siamo così riusciti a gettare le basi per una rete di promozione”.
Per il via la scelta è ricaduta sulla Polonia non a caso. “E’ infatti il settimo produttore al mondo di nocciole, ed è in crescita. Abbiamo iniziato a ragionare su una programmazione di rete e sui canali di distribuzione, anche al fine di ottimizzare i costi”. E poi tutti all’ambasciata italiana a Varsavia, a presentare il progetto della CNA all’ambasciatore Alessandro De Pedys ma non solo. C’era anche la Camera di Commercio italiana in Polonia, che ha illustrato le professionalità da poter mettere in campo, e il Gruppo Unicredit, che ha invece spiegato le possibilità finanziarie del sistema polacco.
Soddisfatte dell’organizzazione le aziende partecipanti: adesso si attende che la semina in Polonia porti i frutti sperati.