“Chi e quanti sono coloro che, nel nostro Paese, non hanno accesso alle cure necessarie o non possono permettersi l’assistenza sanitaria privata?” Questa la riflessione con cui si è aperta ieri, 30 settembre, l’assemblea annuale di CNA Pensionati Lazio, che ha visto la partecipazione di oltre 200 associati all’Hotel Fiuggi Terme.

Ad inaugurare i lavori, la presidente CNA Pensionati Lazio, Giuseppina Tripodi, che ha introdotto il tema centrale della giornata: l’accessibilità ai servizi di cura, quale fondamento per il benessere di tutti i cittadini. Presenti all’incontro il segretario nazionale CNA Pensionati, Mario Pagani, Fabrizio Marra, segretario CNA Pensionati Lazio, oltre che di Viterbo e Civitavecchia e il segretario CNA Lazio, Lorenzo Tagliavanti.

Con loro anche il segretario territoriale CNA Viterbo e Civitavecchia Attilio Lupidi, il direttore CNA Frosinone, Davide Rossi, la segretaria CNA Pensionati Frosinone, Antonella Venditti e la segretaria territoriale CNA Pensionati Roma, Anna Maria Danieli.

“Le liste di attesa sono un problema drammatico che colpisce la vita quotidiana dei pensionati e dei cittadini più fragili”, ha dichiarato Marra. “CNA si batte affinché la sanità sia e resti pubblica, accessibile e gratuita per tutti, come sancito dalla nostra Costituzione”.

Nel suo discorso, il segretario regionale CNA Pensionati ha illustrato alcuni dati allarmanti del rapporto Censis, che evidenziano come su 100 tentativi di prenotazione nel Sistema Sanitario Nazionale (SSN), una crescente percentuale di persone sia costretta a rinunciare e rivolgersi al privato: il 34% dei redditi più bassi, il 40% dei redditi medio-bassi e il 43% dei redditi medio-alti. “Queste cifre mostrano chiaramente il rischio di una sanità che si muove sempre più verso il criterio del censo, mettendo in crisi i principi di equità e universalità del nostro sistema”, ha commentato il segretario.

Giuliano Nisi, presidente CNA Pensionati di Viterbo e Civitavecchia, si è soffermato sulla situazione sanitaria della provincia di Viterbo, non estranea alle problematiche legate alle liste di attesa. “Le esperienze che raccogliamo quotidianamente dai nostri associati sono testimonianze di difficoltà e frustrazione – ha osservato Nisi – attese di mesi per una visita, difficoltà nel reperire informazioni all’interno delle strutture e cosa ancora più grave, persone che spesso sono costrette a rivolgersi al settore privato per avere cure tempestive”.

Nel suo appello, CNA Pensionati Lazio ha avanzato una serie di richieste urgenti: aprire un dibattito che coinvolga tutti gli attori del sistema sanitario, dagli operatori alle istituzioni, per individuare strategie immediate volte a ottimizzare le risorse esistenti e migliorare la gestione delle liste di attesa. Ma la richiesta più importante è quella di aprire un tavolo di confronto e coordinamento, che consenta di indirizzare in modo efficace l’azione amministrativa verso un cambiamento reale e necessario, a tutela della salute di tutti i cittadini. Unico neo, il rammarico dei pensionati per l’assenza delle istituzioni, nonostante fossero state invitate all’incontro.

“L’implementazione di strategie rapide ed efficaci nelle strutture sanitarie – ha concluso Marra – è fondamentale per ottimizzare le risorse e ridurre i tempi di attesa, garantendo così ai cittadini un accesso equo e tempestivo alle cure di cui hanno bisogno”.

A seguire, l’intervento del segretario CNA Lazio, Lorenzo Tagliavanti, che ha evidenziato il passaggio dalla “stagione dei doveri” a quella dei diritti, sottolineando il ruolo attivo degli anziani nei processi decisionali e l’importanza di garantire loro una vita dignitosa, digitalmente informata e non isolata.

Hanno poi preso la parola i presidenti delle varie sedi territoriali di CNA Pensionati del Lazio. Emilio Silvestri, presidente CNA Pensionati Frosinone, ha dato il benvenuto ai partecipanti nella “Città del benessere per antonomasia”, riflettendo su quanto i pensionati abbiano contribuito, nella loro vita di lavoratori, al sistema sanitario nazionale e sulla necessità di un adeguato sostegno nel momento di maggior bisogno. Concordi i presidenti delle altre sedi: Giuseppe Bea (Roma), Piero Porcelli (Latina).

Le conclusioni sono state affidate a Mario Pagani, segretario nazionale CNA Pensionati, che ha sottolineato l’urgenza di porre il tema delle pensioni e della sanità pubblica tra le priorità dell’associazione. “Il processo degenerativo del sistema sanitario riguarda tutti, non solo gli anziani”, ha dichiarato Pagani, auspicando che il tavolo di confronto con le istituzioni possa essere il punto di svolta necessario. “Il nostro impegno – ha aggiunto – è quello di garantire alle future generazioni un sistema sanitario dignitoso e accessibile.”

L’assemblea si è conclusa con un appassionato dibattito, durante il quale i presenti hanno avuto l’opportunità di condividere le proprie istanze e contributi, ribadendo la necessità di non arrendersi e di continuare a lottare per una sanità pubblica di qualità.