img_20200318_121658Sarà una festa del papà diversa. Per molti in trincea nella lotta al coronavirus, per altri lontano dagli affetti della propria famiglia. “Per questo panificatori e pasticceri hanno deciso di renderla, per quanto possibile, un po’ meno pesante e un po’ più dolce”, commentano Claudio Cavalloro, presidente di CNA Alimentare di Viterbo e Civitavecchia, ed Ermanno Fiorentini, presidente dell’Associazione Panificatori e Pasticceri di Viterbo. Sono in partenza 120 chili di bignè e frittelle di San Giuseppe, che saranno donate a varie strutture sul territorio.

L’iniziativa è nata spontaneamente: domattina, seguendo ovviamente le norme vigenti legate alla sicurezza, si metteranno al lavoro con guanti e mascherine. A Viterbo saranno all’opera la Pasticceria Garibaldi di Impero, Marco e Moreno Pierini, la Pasticceria Primavera di Alvaro Gobattoni e la Pasticceria Alba di Ermanno Fiorentini. A Bagnoregio invece il Panificio Cavalloro Claudio.

“In questo momento – dicono Fiorentini e Cavalloro a nome di tutti – servono solo altruismo e rispetto: per chi sta lottando contro il virus e chi sta soffrendo per la lontananza dei propri cari. Abbiamo quindi deciso di metterci a disposizione facendo ciò che ci riesce meglio per donarlo proprio a loro. Uniti ce la faremo”.

I circa 120 chili di bignè e frittelle di San Giuseppe saranno infatti consegnati a vari reparti dell’ospedale di Belcolle, alla Casa di cura Villa Benedetta, all’Istituto Piccole suore della Sacra Famiglia nel capoluogo, mentre a Bagnoregio alla Casa della salute. “Un piccolo gesto – concludono – che speriamo possa portare almeno un sorriso: per noi sarebbe la più grande ricompensa”.

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