“Le ipotesi di nuove strette ad orari e attività nel settore della ristorazione rischiano di portare al collasso una importante filiera dell’economia. È fondamentale salvaguardare la salute delle persone e la tenuta del sistema sanitario, ma il comparto della ristorazione non è certamente fonte di contagi. I ristoratori rispettano le norme ed i protocolli, nonché tutte le prescrizioni igieniche nei confronti dei propri collaboratori, dei fornitori e soprattutto verso i clienti”. Lo sostiene CNA.
“La ristorazione ha già limitato in modo considerevole l’offerta, riducendo i coperti per rispondere alle ragioni di sicurezza. Una limitazione pesante dell’orario di attività renderebbe impossibile la sostenibilità economica – ribadisce CNA -. Tutela della salute e salvaguardia delle attività economiche devono procedere di pari passo. Occorre responsabilità da parte di tutti, rispetto delle norme, ma procedere con nuove forti restrizioni comporterebbe un conto molto caro per migliaia di imprese”.
CNA pone l’attenzione sulla “disperazione che affiora in molti segmenti, come il banqueting e il catering, che hanno perduto quasi totalmente il fatturato di quest’anno per effetto delle numerosissime cancellazioni di prenotazioni per feste e matrimoni”.