Come promesso. E anche di più. Non solo ospedale e case di cura: stamattina ai destinatari di frittelle e bignè si sono aggiunte anche le forze dell’ordine. Decine e decine di chili, ben oltre un quintale di bontà, preparati stamattina e subito donati, allo scopo di rendere migliore la festa del papà a chi lavora per contrastare il coronavirus e chi è lontano dalla propria famiglia.
Protagonisti la Pasticceria Garibaldi di Impero, Marco e Moreno Pierini, la Pasticceria Primavera di Alvaro Gobattoni e la Pasticceria Alba di Ermanno Fiorentini, queste di Viterbo, e il Panificio Cavalloro Claudio di Bagnoregio. “In questo momento servono solo altruismo e rispetto”: così avevano motivato l’iniziativa Claudio Cavalloro, presidente di CNA Alimentare di Viterbo e Civitavecchia, ed Ermanno Fiorentini, presidente dell’Associazione Panificatori e Pasticceri di Viterbo.
E allora ecco che insieme all’ospedale di Belcolle, alla Casa di cura Villa Benedetta, all’Istituto Piccole suore della Sacra Famiglia nel capoluogo e alla Casa della salute di Bagnoregio stamattina bignè e frittelle sono arrivate anche in Questura, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza.
“Il gesto è stato apprezzato da tutti: c’è anche chi ha voluto immortalare il momento della consegna – commentano Fiorentini e Cavalloro – e perfino chi si è commosso. Ieri eravamo convinti che la più grande ricompensa per noi sarebbe stato un sorriso, ma oggi abbiamo ricevuto molto di più. Per questo ci sentiamo pienamente appagati”.