CNA Impresa Donna esprime soddisfazione per le misure annunciate, nella ormai prossima Legge di bilancio, a favore del lavoro e dell’imprenditoria femminile: esonero contributivo per l’assunzione di donne e istituzione del Fondo a sostegno delle imprese femminili.
“E’ un’attenzione che tiene fede agli impegni assunti da parte delle forze politiche in occasione dei ripetuti incontri e confronti avuti con la nostra organizzazione. Il lavoro e la crescita dell’imprenditoria femminile sono fondamentali per lo sviluppo della nostra società, per questo investire nell’imprenditoria femminile significa liberare energie positive nell’interesse di tutto il Paese”, sottolinea CNA Impresa Donna.
Nonostante le imprese in rosa, che sono il 22% del totale (il 27% nella Tuscia), siano cresciute negli ultimi cinque anni a un ritmo molto più intenso rispetto a quelle maschili (+2,9% contro +0,3%), al momento il trend di crescita delle aziende guidate da donne risente fortemente e più delle altre degli effetti del coronavirus.
Il Rapporto sull’imprenditoria femminile diffuso l’estate scorsa da Unioncamere ha infatti evidenziato che tra aprile e giugno 2020 le iscrizioni di nuove imprese guidate da donne hanno registrato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un calo del 42,3%, superiore a quello delle attività maschili, (-35,2%).
Occorre dunque lavorare per rimuovere gli ostacoli, fin troppo noti ed ancestrali, che impediscono crescita e sviluppo dell’imprenditoria femminile.
La presidente di CNA Impresa Donna nazionale, Maria Fermanelli, ha espresso “apprezzamento per l’attenzione rivolta al lavoro femminile e in particolare all’imprenditoria femminile nella Legge di bilancio. Dopo una disattenzione di anni verso l’imprenditoria femminile e le tante promesse disattese, è giunto il momento di cambiare passo ma anche prospettiva e delineare nuove architetture. Come CNA Impresa Donna – ha concluso – vogliamo offrire una sponda qualificata e qualificante per le politiche che si vorranno e dovranno mettere in campo”.