Magia dei tarocchi. Forse il destino era scritto proprio nelle carte. Fatto sta che a Forme e colori della terra di Tuscia, la mostra concorso di artigianato artistico ideata dalla CNA e organizzata a Viterbo, nelle sale del Museo della Ceramica della Tuscia, grazie al supporto della Fondazione Carivit e alla collaborazione della Cooperativa Girolamo Fabrizio, hanno vinto loro. Con le 22 carte dipinte su pietra di peperino smaltata con ossidi puri diluiti con acqua sulfurea del Bullicame e montate su un pannello, Cinzia Chiulli, ceramista viterbese, tra le fondatrici del Laboratorio Artistica, si è aggiudicata sia il primo premio della giuria di esperti che il voto del pubblico nella sezione dell’artigianato artistico tradizionale. Stefano Todini, scalpellino di Tarquinia, ha ricevuto, invece, per la scultura in marmo Evoluzione continua, in omaggio ai mestieri d’arte, il premio della giuria per artigianato e design. Nella stessa sezione, il gradimento del pubblico è andato, invece, a Daniela Lai, anche lei ceramista del Laboratorio Artistica, per il tavolo il cui piano smaltato di bianco accoglie tarsie di cristalli a spessore e poggia su una base in peperino che è un gioco di incastri.
“E’ stato difficile, per la giuria, scegliere, perché i manufatti esposti sono davvero eccellenti”, ha detto Andrea Santolini, presidente nazionale di CNA Artistico e Tradizionale, questa mattina, in occasione della premiazione. In sintonia con il presidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Angelo Pieri, che ha rimarcato il valore delle opere presentate dai 33 artigiani partecipanti: “Sono tutti pezzi unici e inediti, espressione della creatività e del saper fare del nostro artigianato”. L’alto livello qualitativo è stato evidenziato anche da Mario Brutti, presidente della Fondazione Carivit: “La mostra ha testimoniato, nel tempo, il processo di maturazione dell’artigianato artistico e ha valorizzato una vitalità nascosta. E’ cresciuta, anno dopo anno, in qualità”. Alla presidenza, anche la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni, e la presidente territoriale di CNA Artistico e Tradizionale, Lucia Maria Arena.
E vediamo chi è salito sugli altri gradini del podio in base al giudizio della giuria. Per l’artigianato artistico tradizionale, al secondo posto si è classificato Marco Scarici, di Capranica (che, con due pannelli ispirati alla natura, ha richiamato l’attenzione sulla tradizione pittorica del decoratore), e al terzo Antonio Iachini, restauratore e liutaio di Tuscania (con una chitarra elettrica che dimostra grande perizia nella lavorazione di diversi tipi di legno).
Per il design, secondo premio a Cristiano Monzillo, restauratore di Viterbo (sua la poltroncina studiata con programmi di modellazione 3D ma realizzata completamente a mano), seguito da Paolo De Alexandris, orafo di Tarquinia (originale il ciondolo realizzato assemblando pietre di diversa provenienza e il girocollo in acciaio inox costruito a mano).
Menzione speciale della Fondazione Carivit per Anna Cirioni, ceramista di Civita Castellana.
Per la scuola, premiato Giuseppe Scevola, del Liceo Artistico Francesco Orioli.
Della giuria, presieduta da Mario Brutti, hanno fatto parte Andrea Santolini, Riccardo Monachesi, architetto, dirigente dell’Area Internazionalizzazione e Marketing Territoriale della Regione Lazio, Manuela Romagnoli, professore associato di Scienze e Tecnologie del Legno – Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali dell’Università della Tuscia, Gabriella Trani, arte terapeuta, Silvia Valentini, dell’Osservatorio dei Mestieri d’Arte di Firenze.
Presenti alla premiazione, tra gli altri, l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Viterbo, Sonia Perà,e il responsabile dello Spazio Attivo di Bic Lazio, Giulio Curti.
Forme e colori si chiude domenica 8 maggio. Orario: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con ingresso libero.