tassisti“Lo stato di crisi che sta attraversando il comparto e l’incertezza del quadro normativo impongono l’urgenza di avanzare proposte per impedire la destrutturazione del settore. E’ indispensabile un immediato incontro a livello istituzionale, in quanto è necessario intervenire in difesa di un settore con elementi di qualità, innovazione e professionalità”. Lo chiedono le Associazioni degli operatori del servizio pubblico non di linea, tassisti e titolari di noleggio con conducente, in prima fila CNA Fita, in una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.

Le Associazioni della piccola e media impresa, dell’artigianato, della cooperazione e del commercio hanno costituito un tavolo unitario che il 31 luglio 2014 ha consegnato ai dirigenti della struttura tecnica del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture una proposta finalizzata a salvaguardare il servizio pubblico dei trasporti non di linea dall’illegalità, dall’abusivismo e dalla precarizzazione a detrimento e danno all’utenza.

Queste, in sintesi, le proposte avanzate:

1– istituzione di un Registro elettronico nazionale – REN – per individuare un numero certo di imprese che consenta anche l’adeguamento del livello del servizio alla effettiva domanda. Nel Registro devono essere iscritte obbligatoriamente le imprese del trasporto pubblico non di linea. L’iscrizione deve prevedere norme di accesso e controllo. Accesso che comprenda un’adeguata formazione professionale e tutoraggio nei nuovi titolari, controlli automatici da parte degli enti competenti e un sistema sanzionatorio certo ed omogeneo per imprese che stabilmente operano senza rispettare il principio di territorialità delle licenze e delle autorizzazioni;

2 -programmazione numerica regionale: le Regioni devono avvalersi del Registro, procedendo ad una attenta azione di monitoraggio e controllo, al fine di programmare il numero degli operatori anche sulla base di tutte le modalità di trasporto presenti nel territorio. Nelle more della programmazione e del riequilibrio, le Regioni devono prevedere la sospensione di ogni procedura volta all’incremento e all’assegnazione di licenze e autorizzazioni in sovrannumero rispetto alla programmazione esistente;

3 – la tecnologia come risorsa per il consumatore è un valore se utilizzata nel rispetto delle regole del servizio pubblico. Non sono accettabili proposte insufficienti da questo punto di vista e che non prevedano controlli effettivi, in grado di contrastare forme di abusivismo, elusione e danno all’utente. Va monitorata e disposta la sospensione dei servizi effettuati dalle piattaforme tecnologiche in contrasto con le norme;

4 – Osservatorio nazionale TPL. Il settore trasporto pubblico non di linea, in quanto complementare ed integrativo tra tutte le forme di mobilità al fine di garantire una visione integrata ed una programmazione complessiva, deve esserne parte integrante;

5 – contrastare l’utilizzo (a titolo gratuito e a titolo oneroso) di veicoli M1, per lo svolgimento di servizi di cortesia, immatricolati ad uso proprio da parte di soggetti persone giuridiche che svolgono, in via principale altra attività d’impresa.;

6 – contrastare altresì soggetti senza titolo licenza/autorizzazione per il trasporto di persone a titolo gratuito, condivisione dei costi di trasporto, trasporto sociale di prossimità;

7 – introdurre un codice del consumo per contrastare l’utilizzo di forme pubblicitarie e commerciali ingannevoli, a salvaguardia della stessa utenza;

8 – prevedere sanzioni adeguate;

9 – contrastare i servizi di trasporto che utilizzano i natanti a scopo ricreazionale e/o culturale, per effettuare trasporto pubblico non di linea regolato dalla Legge 21/92.

Queste le priorità segnalate al ministro, al fine di costruire una nuova prospettiva di servizio pubblico regolato. Info: CNA Fita, 0761.2291.