Dal 1° ottobre, oltre 500mila camion sono esclusi dal beneficio dei rimborsi delle accise (214,18 euro per mille litri) sul gasolio per autotrazione consumato, come previsto dall’ultima legge di bilancio. Per centinaia di migliaia di imprese di autotrasporto, ciò significa un aumento dei costi da 3mila a oltre 7mila euro l’anno per ogni veicolo. CNA Fita esprime forte preoccupazione e sottolinea che si tratta di un pesantissimo aggravio per un settore già fortemente penalizzato dagli effetti della pandemia.
In tale contesto, le risorse stanziate dal governo, pari a circa 170 milioni di euro, per la sostituzione dei mezzi più obsoleti non risultano adeguate, specialmente in una fase di profonda crisi per il comparto, cui si aggiunge una elevata incertezza sulle prospettive.
Se le imprese non acquistano veicoli nuovi, non è per mancanza di rispetto dell’ambiente bensì per oggettive difficoltà economiche. Senza interventi robusti, la sostituzione dei camion immatricolati Euro 3 richiede oltre venti anni.
CNA Fita chiede quindi al governo di avviare un confronto per definire tempi e risorse finalizzati ad accelerare l’ammodernamento del parco circolante ed auspica, entro il termine per la presentazione della richiesta di rimborso delle accise relativo all’ultimo trimestre del 2020, il rinvio dell’esclusione dei mezzi immatricolati Euro 3.