Quanto è la pressione fiscale? Fino a quale giorno dell’anno si deve lavorare per pagare le tasse? E una volta saldato il conto, a un’impresa quanto resta? Sono le domande a cui la CNA ha voluto dare risposta. Un quadro esauriente che fotografa la situazione e i suoi mutamenti dal 2011 al 2014. Nella sede nazionale dell’associazione, stamattina l’iniziativa “Comune che vai, tassa che trovi”, per presentare la nascita dell’Osservatorio permanente CNA sulla tassazione di artigiani e piccole imprese in 112 Comuni d’Italia. Per la CNA di Viterbo e Civitavecchia è presente la segretaria Luigia Melaragni.
Cosa ne esce? Ecco i risultati. Nella classifica che mostra quanto spinge il fisco, Viterbo si trova al 40° posto: dal 2011 al 2012 la tassazione delle imprese è passata dal 59,5 al 65,2% (+5,7), poi è scesa di un punto nel 2013, mantenendosi stabile al 64,2 nel 2014. A conti fatti, dal 2011 al 2014 la pressione fiscale è schizzata in alto del 4,7%. Al primo posto c’è Roma, dove attualmente si paga il 74,4% di tasse, le isole felici in Italia sono invece Cuneo, Bolzano e Trento a pari merito: qui è solo del 56,2.
Laddove si parla di reddito, la Tuscia si piazza al 73°: dopo aver pagato le tasse, mediamente alle imprese locali quest’anno resteranno 17.899 euro. L’anno scorso erano 17.898, nel 2012 invece 17.411, infine 20.249 nel 2011. In tre anni si sono persi 2.350 euro, ovvero l’11,6%. Vince sempre Cuneo (restano 21.910 euro), piange ancora la Capitale (12.814).
Insomma, un imprenditore locale fino a che giorno dell’anno deve lavorare per saldare il conto con lo Stato? Esattamente fino al 23 agosto, il che ci colloca al 73° posto. La data del 2013 è la stessa, nel 2012 erano quattro giorni in più (27 agosto), ma nel 2011 ben 17 in meno di quest’anno: le aziende potevano iniziare a mettere qualcosa in tasca dal 6 agosto. In cima alla lista si conferma Cuneo (25 luglio), in fondo la piazza stavolta è per quattro: oltre a Roma anche a Firenze, Bologna e Reggio Calabria si lavora per pagare le tasse fino al 29 settembre.
Come migliorare la situazione? La CNA ha elaborato otto proposte.
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