Razionalizzare, semplificare e innovare sono i principi che devono guidare il riordino ormai improcrastinabile della normativa per il settore delle costruzioni. E’ quanto ha affermato CNA Costruzioni in audizione davanti alla Commissione Lavori Pubblici del Senato, sottolineando di condividere la decisione del governo di ricorrere allo strumento della legge delega per una profonda riforma della cornice normativa.
Il Codice dei contratti pubblici del 2016 è stato oggetto di numerose modifiche, ma ad oggi non è stato capace di creare un mercato nel quale poter confrontare in modo efficiente e trasparente le imprese per assicurare il miglior prodotto al miglior prezzo e con adeguato livello di marginalità.
Il settore delle costruzioni potrà dare un forte impulso alla crescita nei prossimi anni grazie anche alle risorse ingenti del Recovery Plan, a condizione di definire un quadro normativo armonico, superando l’eccessiva eterogeneità nei regolamenti edilizi con norme e vincoli diversi da comune a comune, che finiscono per ostacolare e scoraggiare gli investimenti.
CNA Costruzioni ha rinnovato la richiesta di rendere strutturali gli incentivi fiscali, non solo il Superbonus 110%, introducendo strumenti per sostenere le famiglie in difficoltà con finanziamenti agevolati e i Comuni virtuosi.
Occorre scongiurare la norma generica ma definire normative dedicate per cogliere le differenze e gli aspetti tecnico – costruttivi dei diversi fabbricati e delle diverse opere infrastrutturali. La riqualificazione di un edificio residenziale è ben diversa rispetto alla costruzione di un fabbricato industriale così come all’edilizia scolastica o alla costruzione e alla manutenzione di un ponte.
CNA Costruzioni condivide inoltre l’istituzione del libretto dell’infrastruttura, nell’ambito dell’ammodernamento del sistema della viabilità. Solo grazie alla disponibilità di tutte le informazioni, è possibile valutare la convenienza economica tra il procedere con la manutenzione o addirittura con una nuova opera con caratteristiche adeguate al traffico. La creazione di un’infrastruttura è solo l’inizio di un processo che necessita nel tempo di un costante e adeguato piano di manutenzione.
Ci auguriamo che l’istituzione del libretto dell’infrastruttura possa contribuire ad un’iniziativa urgente che la CNA considera prioritaria ovvero l’introduzione e la costituzione a livello nazionale di un vero e proprio Catasto Strade.