Un’apertura di credito verso il nuovo governo, con alcuni suggerimenti per aggiustare il tiro su situazioni che restano difficili, come sugli autonomi. E’ questa la posizione della CNA sul nuovo governo, esplicitata dal presidente nazionale Daniele Vaccarino e dalla segretaria provinciale Luigia Melaragni.
“Le misure proposte dal presidente del Consiglio – dice Melaragni – possono rappresentare la cura shock che il Paese si aspettava. Il potenziale dell’insieme delle azioni illustrate da Matteo Renzi è positivo”.
CNA si augura che il taglio dell’Irpef possa produrre effetti significativi sui consumi e determinare un aumento della domanda interna. Chiede, inoltre, al governo e Parlamento, di fare ogni possibile sforzo per allargare i benefici fiscali ai lavoratori autonomi, come sottolinea Vaccarino. “Le misure sul taglio dell’Irpef ed i nuovi investimenti pubblici per la scuola e per la tutela del territorio – spiega – possiedono un potenziale positivo per il rilancio della domanda, ma è incomprensibile l’esclusione degli autonomi dalla riduzione della pressione fiscale”.
“Norme e procedure più semplici – aggiunge Vaccarino – possono consentire all’apprendistato di riconquistare il primato come strada di accesso al mondo del lavoro per migliaia di giovani. Siamo soddisfatti per l’estensione a 36 mesi dei contratti a termine senza causale, poiché consentono alle imprese di fare fronte agli andamenti del mercato, ma è necessario che siano utilizzabili anche da quelle di minore dimensione. La CNA auspica che le misure annunciate siano accompagnate da un significativo alleggerimento della burocrazia, a partire dall’eliminazione del Sistri”.
Il rinnovato impegno per lo sblocco dei pagamenti alle imprese e i nuovi importanti investimenti pubblici nell’edilizia scolastica e nella difesa del territorio, potranno spingere in modo significativo la crescita.
“Il complesso delle misure annunciate dovrà adesso trovare effettiva applicazione. Serviranno altresì energia e coraggio nell’affrontare la giungla burocratica, la riduzione della spesa improduttiva e l’evasione fiscale”, osserva Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia. “Dopo la straordinaria manifestazione del 18 febbraio a Roma, presenti 80mila imprenditori arrivati da tutto il Paese, avevamo detto che sarebbe stato difficile per le istituzioni ignorare le ragioni dell’artigianato e delle piccole imprese e la loro richiesta di un cambio di rotta nella politica economica. Ci auguriamo dunque -conclude- che la svolta annunciata possa concretizzarsi, nell’interesse delle famiglie e delle imprese”.