Il comparto dell’artigianato e della piccola impresa conosce già degli strumenti di partecipazione, ossia gli Enti Bilaterali e gli organismi paritetici, che da anni gestiscono un efficace sistema autonomo e privatistico di tutele per i lavoratori e gli imprenditori, fondato su basi mutualistiche. È quanto ha sostenuto CNA nel corso dell’audizione alla Camera nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa.
Quello della partecipazione dei lavoratori è un tema centrale per il nostro ordinamento, che affonda le radici nell’articolo 46 della Costituzione e che ha forti implicazioni con i temi retributivi, della rappresentatività, della valorizzazione dei corpi sociali intermedi.
Un tema che, come sottolineato in audizione, non può essere regolamentato solo per le imprese di maggiori dimensioni, ma che deve essere incardinato sulla valorizzazione della contrattazione collettiva quale soggetto in grado di disciplinarlo per i vari settori produttivi. Pertanto è da valorizzare la bilateralità dell’artigianato, partendo da una normativa promozionale, che chiarisca, in primo luogo, il corretto inquadramento fiscale della contribuzione e delle prestazioni erogate dagli enti bilaterali.