Gli operatori culturali di Civitavecchia intervistatiL'intervento di Gian Paolo ManzellaArte, design, moda, artigianato. L’economia arancione vale in Italia il 6 per cento del Pil, nel Lazio l’8 per cento. Un peso di assoluto rilievo, che si traduce in vantaggio competitivo per il territorio. Tanto che la Regione Lazio ha scelto un modello di sviluppo il cui motore è la creatività e ha aperto un cantiere per il sostegno alle industrie creative. Tra i primi atti compiuti, la messa a punto del programma Lazio Creativo, l’istituzione di un Fondo dedicato e il via al Bando Creatività, la cui seconda edizione è stata presentata dalla Regione Lazio e dalla CNA a Civitavecchia, negli spazi, affollatissimi, del Teatro Nuovo Sala Gassman.

Come ha sottolineato il consigliere regionale Gian Paolo Manzella, “quando la competizione tra regioni e città si gioca sulla capacità di attrarre risorse e talenti, non a caso le più dinamiche del pianeta hanno programmi per sostenere la creatività. E con questa ottica la Regione investe nel settore: inserendolo nella propria strategia di sviluppo”.

“Sarebbe bello se nel nostro territorio nascessero delle start-up grazie ai finanziamenti messi a disposizione. Da Civitavecchia non sono arrivate domande di partecipazione al bando precedente, nonostante il fermento culturale che caratterizza questa realtà. Ci auguriamo che stavolta le cose vadano diversamente. La nostra Associazione è pronta a informare e ad assistere tutti quelli che hanno una buona idea”, ha detto Alessio Gismondi, presidente della CNA di Civitavecchia e vicepresidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia.

In effetti, Civitavecchia risulta una delle comunità del Lazio con il maggior numero di creativi. Lo hanno evidenziato sia Manzella che Pierluigi Regoli, responsabile della segreteria dell’assessore alla Cultura. E lo hanno testimoniato gli operatori culturali (nella foto) intervistati dalla giornalista Silvia Tamagnini: per il cinema, Claudio Storani, coordinatore della Rete degli Spettatori; per il teatro, Enrico Maria Falconi, ideatore dell’esperienza Blu in the Face, Erika Galli e Martina Ruggieri; per l’architettura, Emiliano Scotti, che ha collaborato con lo Studio Ferratel a Barcellona e lo Studio Fuksas a Roma e ora lavora a Civitavecchia.

Nel 2016, il Bando Creatività prevede 1 milione e 200mila euro per le start-up di impresa in settori considerati strategici: arti e beni culturali, architettura e design, spettacolo dal vivo e musica, audiovisivo, editoria. Saranno concessi contributi a fondo perduto, che cofinanzieranno fino all’80 per cento i costi di avvio e primo investimento, con un importo massimo di 30mila euro.

Potranno fruirne le micro, piccole e medie imprese costituite da non oltre sei mesi e i promotori di imprese, tenuti a costituirsi in impresa ad alto contenuto creativo e innovativo entro 60 giorni dalla comunicazione di ammissibilità all’agevolazione.

Saranno privilegiati, nella valutazione, under 35 e over 50, così come -è una buona notizia per Civitavecchia- si lavorerà per un “equilibrio geografico”. Il bando precedente ha visto una partecipazione quasi esclusiva di start-up di Roma; l’auspicio è che, invece, si manifesti l’interesse di tutti i territori del Lazio.

C’è tempo fino al 31 marzo per la domanda, che potrà essere inoltrata esclusivamente attraverso la piattaforma GeCoWeb, il cui funzionamento è stato illustrato da Fabio Panci, responsabile della gestione Programmi di Aiuto Lazio Innova.

Info: CNA. 0766.542213, 0761.2291.