“Dove l’hai presa la mozzarella?”. “Da Cioffi”. Ecco, quando la risposta è questa, allora a tavola stanno seduti tutti più tranquilli. Perché quella risposta è una garanzia. Meglio: una certezza. E se prima lo era a Viterbo e nella Tuscia, adesso il nome Cioffi inizia ad esserlo anche nel resto d’Italia. L’impresa di casa Cna ha infatti sbancato al premio nazionale “Crudi in Italia”. “Per noi è una grandissima soddisfazione”, commenta Mauro, titolare insieme ai fratelli Giuliano e Gregorio.

Buona la prima: il caseificio si è imposto al suo esordio nella categoria freschissimi latte vaccino con la treccia, un marchio di fabbrica dell’azienda di Pianoscarano. Il premio è organizzato dall’associazione Cuochi Alta Etruria e vanta il patrocinio – tra gli altri – del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, della Regione Toscana e del consiglio regionale. La premiazione si è svolta ad Asciano, in provincia di Siena.

“Quando ci è arrivata la comunicazione dal ministero che ci sarebbe stato il concorso – dice Mauro Cioffi – abbiamo deciso di provarci”. E lo hanno fatto con il loro fiore all’occhiello: il fiordilatte, formato treccia. Come gli altri partecipanti hanno presentato il proprio prodotto, la giuria ha assegnato il punteggio e non ce n’è stata per nessuno. Primi. “C’erano varie categorie, tra cui quelle dei formaggi stagionati o gli erborinati, ma abbiamo deciso di partecipare solo a quella dei freschissimi con il nostro punto di forza”.

“Quando a Viterbo dici Cioffi – spiega Luca Fanelli, responsabile di Cna Alimentare Viterbo e Civitavecchia – dici qualità senza possibilità di essere smentiti. E per noi è un vanto avere tra i nostri associati un’impresa che porta la Tuscia ai vertici nazionali”.

All’esordio, subito vittoria. “È la prima volta che partecipiamo a questo concorso”, conferma Mauro. Ma non è la prima sul gradino più alto del podio. Il caseificio Cioffi è infatti già pluripremiato al Premio

Roma, la cui ultima vittoria risale allo scorso mese di maggio. Cambiate regione e città, il risultato è rimasto lo stesso. “In questo caso non ce lo aspettavamo – continua Mauro Cioffi – anche perché qui eravamo all’esordio. E ci dispiace non essere potuti andare a ritirare il premio perché abbiamo avuto un problema”.

L’attestato è comunque al sicuro. Il caseificio ovviamente produce altri formaggi di eccellenza, ma il top resta il fiordilatte. Nelle sue varie forme. A Viterbo Cioffi è un’istituzione: che effetto fa avere lo stesso riscontro anche al di fuori della città dei Papi? “Beh, è sempre una grande soddisfazione ricevere un premio. Se capiterà l’occasione – conclude – parteciperemo ad altri concorsi”. I futuri sfidanti sono avvisati.

Luca Fanelli e Mauro Cioffi