Revisione auto, tutte le scadenze fino al 31 luglio sono slittate al 31 ottobre 2020, come previsto dal decreto CuraItalia. “Ma se le cose dovessero rimanere così, non ci sarebbe solo un danno economico. I centri di revisione nel mese di ottobre rischierebbero infatti di trovarsi ingolfati di una mole di superlavoro impossibile da gestire. E così, lo stesso periodo, ogni due anni”. A sostenerlo è Pietro Previte, portavoce dei centri di revisione della CNA di Viterbo e Civitavecchia. Per questo CNA Lazio ha elaborato una serie di proposte racchiuse in un documento inviato alla Regione – al presidente Nicola Zingaretti, al vicepresidente Daniele Leodori e all’assessore allo Sviluppo Economico Paolo Orneli -, in modo che l’Ente possa farsi portavoce, col governo, delle istanze della categoria.
Previte ha preso parte alla stesura insieme con Maurizio Cencioni, un altro imprenditore del settore. “C’è stata troppa fretta – dice Previte – nello spostare i termini delle revisioni. Un centro, in media, ne effettua 200 al mese: in 4 mesi sono 800. La maggioranza dei cittadini aspetteranno il temine ultimo, anche in considerazione delle attuali difficoltà economiche”. Non sarà però solo un problema del 2020: si accumuleranno ogni due anni, sempre alla scadenza di ottobre. E c’è di più: “Molti motorini – continua – salteranno un anno: a ottobre non si spende più, saranno soldi persi da noi e anche dallo Stato”.
Dello stesso avviso Cencioni: “Il danno non è solo quello che subiamo oggi – spiega – perché si ripeterà tra due, quattro, sei anni. Saremo inondati a ottobre da una mole di lavoro innaturale, dopo mesi praticamente di fermo”.
Con una domanda di gran lunga superiore alla capacità di offerta del servizio, i centri – avverte CNA – potrebbero avere difficoltà a garantire l’esecuzione degli interventi necessari su tutti i veicoli. Le criticità determinate dallo slittamento dei termini delle revisioni devono perciò essere superate nell’interesse della sicurezza dei cittadini, oltre che per consentire agli imprenditori e ai loro dipendenti di lavorare con serenità.
La CNA chiede alla Regione di sostenere le richieste dei centri di revisione. Vanno riprogrammate le scadenze con un nuovo provvedimento, secondo questo calendario: la proroga al 30 giugno per i veicoli leggeri con scadenza tra marzo e aprile e al 31 luglio per quelli con scadenza tra maggio e giugno. Altrimenti si rischia la missione impossibile: dover effettuare in un mese il lavoro di quattro. I 706 centri di revisione del Lazio hanno un potenziale di 314.886 veicoli revisionabili nel 2020 (26.240 ogni mese).
Si prospetta un problema di sicurezza sulle strade anche per i mezzi pesanti, la revisione dei quali in Motorizzazione sta accumulando ritardi fino a un anno. Al fine di rendere più efficiente il sistema, si sollecita l’estensione dell’affidamento ai centri privati.