Quando la pasticceria diventa un’arte raffinatissima. Prendete un pizzico di città che ha dato i natali al conclave, mescolatelo al meglio dei prodotti del territorio, aggiungete un po’ di storia e impastate a dovere. Anzi, per avere le “papaline di Viterbo” perfette, fatelo impastare a loro. Sperimentano continuamente, guidate dalla passione per un mestiere che richiede conoscenza, competenza e capacità manuale ma anche una dose non comune di creatività e curiosità. Sarà per questo che risultano vincenti anche nell’ultima sfida. Anima, entrambe, dell’Etoile di Alice (La Quercia, Viterbo), la maestra pasticcera Vanessa Lisciarelli ha firmato la ricetta delle “papaline di Viterbo” e Chicca d’Errico ha condiviso tutti i momenti della ideazione e della produzione.
Il dolce del Menu dei Papi proposto a Caffeina Festival da Laura Belli è così pronto per la presentazione, stasera, 30 giugno, alle ore 20, presso il Ponte del Duomo.
Questa nuova prelibatezza vuole essere anche un omaggio al legame tra Viterbo e Avignone. Gli ingredienti esaltano le pregiate materie prime della Tuscia Viterbese: castagna dei Cimini, nocciola tonda Gentile di Caprarola, ciliegia di Celleno. I macaron, ovvero le due “papaline” meringate con farina di castagne che racchiudono la composta di ciliegie e la granella di nocciole, contrariamente a quanto si pensa, furono prodotti inizialmente in Italia e successivamente esportati in Francia.
Ecco un’altra bella pagina di artigianato. Pronta a conquistare sia il potere temporale che quello spirituale. Sotto il punto di vista del gusto, s’intende: non assaggiarlo sarebbe un peccato.