“Da ieri, Poste Italiane non acquista più neppure dai privati i crediti fiscali legati ai bonus edilizi. E’ un ulteriore segnale fortemente negativo per decine di migliaia di imprese della filiera delle costruzioni, oltre che per i cittadini. L’impossibilità, da parte dei committenti, di ‘monetizzare’ i crediti rischia di bloccare i cantieri aperti. Il governo apra subito un tavolo con le imprese e il sistema finanziario per trovare una risposta definitiva a questo grave problema”. Lo chiede la CNA.
“Il mese scorso, l’Agenzia delle Entrate aveva fornito chiarimenti sulla cessione dei crediti ai correntisti, sulla base delle novità introdotte dal decreto Aiuti bis, che circoscrive la responsabilità dei cessionari soltanto ai casi di dolo o colpa grave, ed aveva escluso nuovi oneri amministrativi per i crediti maturati nel periodo precedente il decreto antifrode – dice Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia -. Confidavamo che la circolare emanata rassicurasse gli intermediari finanziari e gli acquisti dei crediti potessero quindi riprendere. Siamo, invece, alla paralisi. Le imprese si trovano con i cassetti fiscali pieni di crediti e nell’impossibilità di venderli. E’ urgente che il governo intervenga”.
“La circolare delle Entrate non ha sbloccato la situazione. Inoltre, gli annunci, da parte di esponenti del governo e della maggioranza, sull’ennesima modifica del quadro normativo e i segnali di rallentamento del mercato – osserva la CNA – stanno mettendo in allarme le imprese con lavori avviati e contratti già stipulati per nuovi cantieri”.