Rete Imprese Italia esprime forte preoccupazione per la posizione che la Banca Centrale è tornata ad assumere in materia di crediti deteriorati. Si tratta di disposizioni che, a causa dei maggiori accantonamenti richiesti alle banche, rischiano di penalizzare ulteriormente le micro, piccole, medie e grandi imprese del commercio, dell’artigianato, del turismo, dei servizi, dei trasporti, delle professioni, del manifatturiero e delle costruzioni, che vedrebbero salire il costo del credito e ridursi la disponibilità di finanziamenti.
Questo intervento – prosegue Rete Imprese – si aggiungerebbe alle linee guida già emanate nel marzo scorso, determinando l’ennesima stretta che rischia di interrompere il faticoso ripristino di condizioni di normalità del mercato del credito.
In un sistema economico impegnato ad uscire faticosamente da una lunga fase di crisi, i nuovi orientamenti della BCE appaiono, pertanto, fortemente distonici con le esigenze della ripresa economica.
Vi è, inoltre, il rischio che nel primo trimestre del prossimo anno vengano diffuse ulteriori «considerazioni» da parte della BCE sulla materia, destinate con ogni probabilità ad alzare ulteriormente l’asticella.
Per questo – conclude Rete Imprese Italia – in materia di vigilanza bancaria vi è assoluto bisogno di un quadro normativo di riferimento certo. E alla luce di ciò, Rete Imprese Italia promuoverà tutte le possibili azioni in fase di consultazione del documento per far sì che la Banca Centrale Europea, in sede di definitiva emanazione delle nuove disposizioni, assuma posizioni più coerenti con l’esigenza di garantire adeguati flussi di credito all’economia reale.