Resta aperta la trattativa tra le associazioni di rappresentanza dell’autotrasporto e il governo, dopo l’incontro di ieri pomeriggio al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Ma se il protocollo d’intesa messo sul tavolo dalla viceministra Teresa Bellanova raccoglie le proposte sulle regole per il settore avanzate dalla categoria, sulle compensazioni contro il caro-carburante non c’è ancora alcun pronunciamento da parte del governo.
La viceministra ha solo annunciato che si sta lavorando a un provvedimento di carattere generale, di cui comunque non si conosce la copertura effettiva (secondo indiscrezioni di stampa, il Consiglio dei ministri potrebbe approvare una riduzione del costo del gasolio di 15 centesimi il litro).
Ecco quindi che CNA Fita e le altre associazioni aderenti a Unatras (che partecipano al tavolo attivato al Ministero) confermano le iniziative previste per il fine settimana e il confronto con la categoria.
A Viterbo, venerdì 18 marzo, alle ore 11, il prefetto, Giovanni Bruno, riceverà una delegazione della CNA di Viterbo e Civitavecchia, composta dalla segretaria territoriale, Luigia Melaragni, e da alcuni imprenditori del trasporto merci.
“Nei giorni scorsi, abbiamo informato il prefetto, che ringraziamo per l’attenzione mostrata, sulla drammaticità della crisi vissuta dal settore. Gestire le imprese con i prezzi del gasolio quasi raddoppiati rispetto a un anno fa, è diventato insostenibile. Tante attività, soprattutto le più piccole, rischiano di fermarsi per sempre. Nell’incontro di venerdì, illustreremo la situazione dell’autotrasporto nel nostro territorio e le proposte dell’Associazione”, afferma Melaragni.
Riguardo al caro-carburante, CNA chiede misure straordinarie – prima fra tutte, un credito d’imposta sul prezzo industriale del gasolio -, un decreto che fissi un tetto al prezzo dei carburanti e controlli serrati contro la speculazione in atto.