Si è tenuto al dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti un incontro tra il ministro Matteo Salvini e i rappresentanti del settore, tra i quali il presidente nazionale di CNA Fita, Patrizio Ricci.
In esordio è stato sollevato il problema del costo del carburante. In particolare è stata evidenziata la necessità di garantire il pieno recupero delle risorse che residuano dallo stanziamento del credito di imposta per il conto proprio: dei 70 milioni di euro residuali soltanto 20 sono stati effettivamente destinati al trasporto merci. Se le risorse non verranno recuperate, le imprese avranno riconosciuto un credito che non arriva al 4% del costo sostenuto nel secondo trimestre 2022 per l’acquisto di gasolio (rispetto al 12% promesso). Inoltre, benché il prezzo alla pompa del carburante sia in ribasso, a gennaio 2024 si è registrato un costo di 13 centesimi superiore a quello di gennaio 2022. Anche per questo motivo le imprese si aspettano un “quid” per compensare anche l’andamento del primo trimestre 2023.
BRENNERO
Nonostante l’impegno del ministro, non sono giunti risultati concreti che migliorino le attuali condizioni di restrizione al traffico pesante sul valico italo-austriaco. Entro la fine di marzo il Parlamento europeo interromperà la sua attività e pertanto occorre fare urgente e ulteriore pressione perché arrivino risposte prima della chiusura dei lavori a Bruxelles.
A22
Va rivista la norma che vieta il sorpasso lungo tutto il tratto dell’A22; tra le ipotesi anche quella di consentire il sorpasso soltanto durante l’orario notturno.
CANALE DI SUEZ
I problemi di sicurezza relativi alle rotte tra l’Asia ed il Mediterraneo, fondamentali per l’import-export dei nostri più importanti marchi, stanno determinando forti aumenti dei costi del trasporto container.
Il sistema logistico è tornato a subire l’incertezza dei tempi di consegna a causa, tra l’altro, delle deviazioni su rotte meno pericolose ma molto più lunghe.
Il comparto del trasporto container sta quindi attraversando una pesante crisi, come accadde in occasione degli effetti indotti dal Covid-19 e pertanto va sostenuto con misure straordinarie.
NOLI MARITTIMI
L’autotrasporto che utilizza le vie del mare, in primis le imprese che hanno sede in Sicilia e Sardegna, oltre alle difficoltà del settore che attengono all’eccezionale impennata dei costi generali di gestione, soffre della specifica criticità dell’inarrestabile incremento dei costi dei noli marittimi.
I corrispettivi che gli armatori chiedono, per effettuare il servizio di trasporto dei veicoli da e per le principali isole, negli ultimi anni hanno registrato incrementi a due cifre. Perdipiù, gli armatori hanno comunicato che, a causa della nuova clausola “ETS Surchage”, i noli subiranno ulteriori aumenti.
Per contenere questi effetti, i rappresentanti dell’autotrasporto chiedono che il corrispettivo per il servizio di trasporto sia adeguato contemplando automaticamente in fattura anche i costi dei noli marittimi, come già previsto per il gasolio ed i pedaggi autostradali. Un intervento che si potrebbe ottenere agevolmente modificando l’articolo 83-Bis, comma 5, 2° periodo del Dl112/2008.
Sarebbe opportuno che verificasse se questi rincari siano motivati.
UMC
Sono diffusi e insostenibili i biblici tempi di attesa e le disfunzioni che si riscontrano presso gli Uffici territoriali della motorizzazione civile, in gran parte determinati dalla carenza di personale. Va urgentemente trovata una concreta soluzione a questa situazione.
ALBO
L’Albo nazionale degli autotrasportatori va riformato assegnandogli maggiori poteri, soprattutto in tema di controllo della regolarità dei contratti di trasporto.
EUROVIGNETTE
Sulle norme che consentiranno agli Stati membri di applicare una maggiorazione agli oneri sull’infrastruttura imposti su specifici tratti stradali altamente congestionati, è stato chiesto il contenimento della percentuale di aumento.
Occorre dare certezze alle imprese di autotrasporto che hanno lavorato per le Acciaierie di Taranto.
CRITICITÀ ENDEMICHE
È stata sollevata la mancanza di interventi concreti su quelle che si possono considerare criticità endemiche.
Sempre attuali e cogenti sono la necessità di una revisione della disciplina dei tempi di attesa al carico /scarico, dei tempi di pagamento, dei divieti di circolazione, dei trasporti eccezionali, di alcune specifiche norme del codice della strada, della carenza di autisti. Tutte queste criticità, da quelle più attuali a quelle strutturali, si sarebbero dovute trattare nell’apposito “tavolo delle regole” istituito al ministero il 17 aprile del 2023.
TAVOLO DELLE REGOLE
Il tavolo avrebbe dovuto assicurare un confronto organico e costante con le associazioni sul tema delle regole e del funzionamento del mercato ma in realtà è trascorso quasi un anno e non è mai stato operativo determinando un aggravamento delle criticità.
In conclusione, il ministro Salvini ha reso noto che con il Decreto firmato il 1° Dicembre 2023 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 Gennaio 2024 sono stati stanziati 25 milioni di euro per il rinnovo del parco veicolare. A tal proposito è imminente la pubblicazione del Decreto Direttoriale che stabilirà le modalità di presentazione e termine delle domande.
Sulla critica tematica dei divieti unilaterali al Brennero, il ministro ha confermato la determinazione a procedere con il ricorso alla Commissione e alla Corte di Giustizia. A tal proposito gli uffici ministeriali hanno completato la documentazione.
In materia di riforma degli UMC, Salvini ha informato che sta incontrando i direttori delle strutture territoriali per valutare eventuali aumenti di personale.
Infine, venendo incontro alle richieste della categoria, il ministro si è impegnato a convocare entro i primi giorni del mese di marzo il “tavolo delle regole”. In questa sede saranno affrontate sistematicamente e costantemente le principali criticità del settore. Per tale ragione Salvini ha invitato le associazioni ad inviare sin da ora eventuali proposte. La proposta ha trovato il consenso di Unatras (l’Unione delle associazioni dell’autotrasporto merci, di cui fa parte CNA Fita) che si riserverà di valutare successivamente gli esiti delle discussioni sui diversi dossier che verranno istituiti.