Audizione di R.ETE Imprese Italia alla Camera dei deputati, in XIV Commissione – Politiche dell’Unione Europea, sul documento di “Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea per il 2013”: ecco le proposte avanzate.
Rinviando al punto 24 del documento allegato, per una più puntuale analisi delle questioni affrontate sotto il profilo di carattere generale, R.ETE. imprese Italia ha sottolineato che è essenziale che l’adozione di misure relative alle nuove regole di tassazione dei risparmi e delle transazioni finanziarie, nonché di quelle dirette alla lotta alle frodi Iva internazionali anche attraverso l’uso della cooperazione amministrativa in materia di dogane, non produca ulteriori aumenti di pressione fiscale.
In particolare, con riguardo alla tassazione delle rendite finanziarie R.ETE. Imprese Italia ritiene che sia fondamentale prevedere che il gettito dell’imposta sulle transazioni finanziarie debba “sostituire gradualmente i contributi nazionali al bilancio dell’UE, riducendo l’onere per i bilanci nazionali.” Questo costituirebbe per il nostro Paese una grande opportunità per trovare delle risorse utili alla riduzione della pressione fiscale. Per l’Italia, infatti, stiamo parlando di circa 16 miliardi (vedi bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2012, Atto 2012/70/UE, Euratom). Risorse che potrebbero essere destinate alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, ad impedire l’aumento dell’Iva e ad eliminare l’Imu sugli immobili strumentali utilizzati dalle imprese.
Le imprese e le famiglie non possano sopportare tali ulteriori aumenti, se pur giustificati dalla necessità di raggiungere una maggiore equità nel sistema fiscale ovvero una riduzione dei margini di concorrenza sleale connessa all’adozione delle frodi Iva internazionali. Occorre, inoltre, che il Governo si impegni ed indichi chiaramente come redistribuire le eventuali maggiori risorse che derivano dalla lotta all’evasione, al fine di ridurre il cuneo fiscale che grava sul lavoro e sulle imprese.