Prorogare di un anno l’obbligo, a carico delle imprese, di stipulare una specifica polizza assicurativa a copertura dei rischi provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali al fine di ridurre gli oneri a carico delle imprese. È quanto ha sottolineato CNA insieme ad altre associazioni del settore nel corso dell’audizione alla commissione attività produttive della Camera sulla conversione del decreto Milleproroghe. Le tre organizzazioni inoltre hanno indicato di prorogare al 31 marzo 2024 i versamenti tributari e contributivi e gli adempimenti per i contribuenti coinvolti negli eventi alluvionali che hanno colpito alcuni territori della Toscana il 3 novembre 2023.
Necessario poi riconoscere un maggior periodo di tempo (fino al 31 marzo 2024) alle imprese per l’utilizzo in compensazione dei bonus “energia” spettanti per il primo e secondo trimestre 2023, per risolvere le criticità sorte a seguito dell’anticipazione della scadenza al 16 novembre 2023 rispetto al 31 dicembre 2023 disposta dal decreto-legge n. 132/23.
Per quanto riguarda il Superbonus, CNA e le altre associazioni hanno evidenziato di consentire, limitatamente alle spese sostenute negli anni 2021 e 2022, l’utilizzo in compensazione anche negli anni successivi della quota di credito d’imposta non fruita entro la fine, rispettivamente, degli anni 2022 e 2023. Le continue e numerose modifiche normative sulle regole delle cessioni hanno posto molte imprese, che hanno concesso lo sconto in fattura già dagli ultimi mesi dell’anno 2021, nell’impossibilità di trovare operatori disponibili ad acquisire il credito.
Chiesta inoltre la proroga dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni che regolano la soggettività ai fini dell’imposta sul valore aggiunto per gli enti associativi dal 1° luglio 2024 al 1° gennaio 2025. Si tratta di una modifica molto rilevante in termini di oneri amministrativi che richiede maggior tempo per capire l’assetto organizzativo adeguato e svolgere le attività istituzionali nonché per adeguarsi alle nuove regole.
Le tre organizzazioni infine hanno rilevato la necessità di prorogare dal 30 novembre 2023 al 30 giugno 2024 la data entro cui effettuare gli investimenti in beni strumentali. Tale proroga riguarda gli investimenti oggetto di ordine e acconto entro il 31 dicembre 2022, per avvalersi dei crediti di imposta previsti, con diverse percentuali, dai commi 1055 e 1057 della legge 178/2020.