Più sono piccole, più sono verdi. Ovvero: micro imprese protagoniste della green economy. È il quadro che emerge da “Artigiani del futuro”, il rapporto che a loro è stato dedicato dalla CNA insieme a Fondazione Symbola, Confartigianato e Casartigiani. “Un lavoro – sostiene il presidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Alessio Gismondi – che mette sotto i riflettori l’importanza del loro ruolo in tutti i settori della nostra economia, un mondo fatto di piccolissime realtà cui vengono qui riconosciuti i giusti meriti: per la crescita rappresentano un asse insostituibile, di cui il nostro territorio è ricchissimo”.
Questi i 10 punti toccati dal rapporto: attori della green economy, laboratori dell’innovazione green, più forti in rete, infrastruttura turistica del Bel Paese, custodi del patrimonio gastronomico, motore della cultura e della creatività, presidio economico dei piccoli comuni, hub del lavoro giovanile, in prima linea nell’integrazione, in marcia per la parità di genere.
Perché attori della green economy? Tra il 2017 e il 2021 sono state 472.630 le micro e piccole imprese che hanno effettuato eco-investimenti su un totale di 531mila. E lo scorso anno il 61,9% dei nuovi contratti di lavoro in cui sono state chieste competenze green sono stati ad opera sempre delle micro e piccole imprese. E chi ha depositato a livello europeo oltre il 55% dei brevetti italiani relativi a energie alternative e alla gestione di rifiuti e inquinanti? Sempre loro.
“E questo – dice Alessio Gismondi – solo per quanto riguarda l’aspetto green, perché portano avanti, silenziosamente e tra mille difficoltà, tanti altri aspetti fondamentali per l’economia italiana. Le micro e piccole imprese ne rappresentano l’ossatura in ognuno dei 10 punti analizzati dal rapporto”.
Rapporto di cui è stata resa nota solo la prima parte, incentrata proprio sul ruolo nell’economia. Nella seconda, in uscita il prossimo anno, ci saranno anche volti e storie. “Intanto – conclude Alessio Gismondi – il lato green può essere un buon auspicio per il prossimo anno, perché continuare a investire nella sostenibilità è la strada che bisogna continuare a seguire”. Non a caso è stata indicata dagli “Artigiani del futuro”.