Quando si parla di lavoro, non è sempre facilissimo far incontrare domanda e offerta, anzi. Per questo la CNA di Viterbo e Civitavecchia sta mettendo a punto un particolare strumento in grado di offrire ai disoccupati e ai giovani che escono dalla scuola la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro. Sarà basato sull’intelligenza artificiale e vedrà la luce nei primi mesi del 2023, dopo una prima sperimentazione negli ultimi di quest’anno. Il progetto si chiama “CNA@lavoro” ed è stato avviato dalla CNA con il contributo della Camera di Commercio di Roma. E dopo il via, ci sarà ancora da lavorare, come suggerisce il presidente dell’Associazione, Alessio Gismondi: “Una volta partita, l’idea è di ampliare questa operazione, oltre che al mondo delle scuole, anche a quello dell’immigrazione”.
I destinatari sono le aziende del territorio di Civitavecchia, i comuni limitrofi e quanti sono alla ricerca di una occupazione. Il progetto consentirà di fornire alle aziende strumenti e servizi di selezione e ai candidati un supporto per l’orientamento, la formazione e la ricerca di un impiego adeguato alle competenze e aspirazioni.
Intanto qualche numero, per inquadrare bene il contorno della vicenda. Secondo i dati riportati nel bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, questo mese nel Lazio sono previsti 49.070 lavoratori in entrata: 37.320 a Roma, 6.410 a Latina, 2.730 a Frosinone, 1.860 a Viterbo e 760 a Rieti. Tra giugno e agosto, invece, nel Lazio entreranno in 120.650, di cui 93.400 a Roma, 13.720 a Latina, 7.210 a Frosinone, 4.210 a Viterbo e 2.110 a Rieti.
“La domanda di lavoro per alcuni mestieri – dice Gismondi – è molto più importante di quella che è l’offerta da parte del mercato. Nella seconda fase, l’idea è quella di coinvolgere le scuole, utilizzando questo strumento a favore non solo dei ragazzi che hanno concluso il ciclo di studi, ma anche di quelli che abbandonano. Vorremmo altresì renderlo utile per l’impiego dei migranti che vogliono tentare di inserirsi nel tessuto sociale nazionale”.
La difficoltà a reperire operai specializzati per le professioni più richieste è pari, in media, al 53,1%. Solo qualche numero. Si parla di artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili (42%), artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture nelle
costruzioni (62,9%), fonditori, saldatori, montatori carpenteria metallica e professioni simili (67%), fabbri ferrai, costruttori di utensili e assimilati (63,1%), meccanici artigianali, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (62,1%), artigiani e operai specializzati nella installazione e manutenzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (61,1%), artigiani e operai specializzati nelle lavorazioni alimentari (34,4%), artigiani e operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento (40,5%), attrezzisti, artigiani e operai del trattamento del legno (60,1%).
È in questo contesto che punta a inserirsi CN@lavoro. Lo strumento di intermediazione scelto per far incontrare domanda e offerta si basa sull’intelligenza artificiale: si punta a una profilazione di chi cerca un impiego, mettendo in luce competenze acquisite, esperienze e qualifiche professionali. E allo stesso modo anche le imprese potranno presentarsi attraverso immagini, descrizioni e pubblicando offerte di lavoro. Il meccanismo di funzionamento di questo strumento consentirà di accostare i profili di domanda e offerta con caratteristiche analoghe.
Conclusa la progettazione, si sta avviando la formazione delle figure necessarie all’implementazione del servizio. Orientativamente tra settembre e ottobre partirà una sperimentazione che coinvolgerà imprese e persone in cerca di occupazione e nei primi mesi del prossimo anno il servizio diventerà operativo.