“All’impennata senza precedenti del costo del gasolio si aggiungono segnali allarmanti che evidenziano la scarsità di carburanti nel mercato. Le compagnie petrolifere tagliano le forniture di oltre il 50% e, a catena, tutti gli utenti finali stanno iniziando a subire conseguenti ed estremamente preoccupanti ripercussioni. I tagli del prodotto colpiscono non soltanto gli autotrasportatori, che cominciano ad avere difficoltà nella programmazione dei loro servizi, ma anche altri settori dell’economia, che rischiano così di spegnersi ulteriormente”. CNA Fita esprime forte preoccupazione per queste ulteriori difficoltà che si stanno manifestando in una fase già critica per l’autotrasporto merci e fa appello al governo affinché si intervenga con urgenza.
Vincenzo Siciliano, autotrasportatore, presidente di CNA Fita di Viterbo e Civitavecchia, conferma: “Non bastava la fiammata dei prezzi. Da qualche giorno, registriamo anche problemi di approvvigionamento. Il governo deve compiere, nell’immediato, ogni sforzo per affrontare questa situazione, che presenta pericoli non solo per le imprese del nostro settore. Abbiamo bisogno di rassicurazioni”.
“E’ una situazione che deriva dalla crisi internazionale ma, probabilmente, anche da sacche di speculazione senza scrupoli”, sostiene CNA Fita. L’Unione delle imprese di trasporto di CNA, lo ricordiamo, è impegnata da settimane, insieme con altre Associazioni di rappresentanza del settore, nella trattativa sulla “vertenza autotrasporto” al tavolo attivato presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e ha già chiesto, oltre a un pacchetto di interventi strutturali, una misura di carattere eccezionale per compensare i pesantissimi rincari dei costi di gestione delle aziende.