Sabato scorso 24 ottobre, presso l’hotel Belvedere di Montecatini Terme, il Vice Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, il Senatore Riccardo Nencini, ha incontrato una delegazione nazionale di CNA COSTRUZIONI per affrontare alcuni temi di attualità e di interesse cruciale per le imprese del settore costruzioni.
Oltre al Vice Ministro, hanno partecipato all’incontro Antonella Manzione, Capo Dipartimento Affari legislativi della Presidenza del Consiglio e Bernadette Vega, Direttore Generale per la regolazione dei contratti pubblici del MIT.
L’incontro è stato aperto dall’intervento introduttivo di Rinaldo Incerpi, Presidente nazionale di CNA COSTRUZIONI, che ha trattato il tema della riforma in atto del Codice degli appalti pubblici ed ha chiesto ai rappresentanti pubblici di fornire risposte chiare circa le linee di investimento su cui si sta muovendo il Governo per far uscire il settore dalla crisi che lo attanaglia da anni, nel tentativo di un suo rilancio quale volano di sviluppo generale del Paese.
Sul tema della riforma degli appalti pubblici, il cui testo viene discusso in aula alla Camera dei deputati a partire da martedì 27 ottobre, il Presidente Incerpi ha espresso una generale valutazione positiva sul provvedimento poiché in esso si ritrovano principi condivisi e promossi anche da CNA/COSTRUZIONI quali – ad esempio – quello del miglioramento delle condizioni di accesso agli appalti pubblici da parte delle micro e PMI del settore, sia attraverso l’incentivazione della suddivisione in lotti degli appalti (da rendere più incisiva nei successivi dispositivi normativi) sia attraverso la regolamentazione dei subappalti (molto positiva è la previsione di pagare direttamente in subappaltatore da parte della stazione appaltante).
Altri punti qualificanti del provvedimento – ha segnalato Incerpi – riguardano la cancellazione della vecchia Legge Obiettivo che assegnava troppo potere al general contractor a discapito della qualità della progettazione e del potere di controllo pubblico sui lavori.
“Apprezziamo la scelta, già contenuta nella Direttiva Europea da recepire, del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa nei progetti oltre i cinque milioni di valore – ha continuato Incerpi – nonché la possibilità che, al di sotto di questa soglia e nei progetti semplici, la stazione appaltante abbia la facoltà di affidare il lavoro anche con il criterio del massimo ribasso, previa determinazione dei criteri di anomalia (tramite sorteggio) solo successivamente alla presentazione dell’offerta ed in presenza di un progetto esecutivo che difficilmente potrà determinare variazioni in corso d’opera. CNA/COSTRUZIONI valuta positivamente anche i punti che riguardano il nuovo ruolo dell’ANAC, l’albo dei commissari di gara (stop al general contractor) e la qualificazione delle stazioni appaltanti”.
Nel corso della sua introduzione, Incerpi ha evidenziato altresì alcuni punti del provvedimento sui quali occorre ancora lavorare per ottenere un buon risultato in termini di riforma delle regole degli appalti pubblici: limitare decisamente l’avvalimento (nei contratti di avvalimento occorre indicare i mezzi e le risorse anche umane che si prestano); rivedere il sistema delle SOA (valorizzare le reali capacità realizzative delle imprese); eliminare la garanzia globale di esecuzione per gli appalti pubblici (non esiste negli altri Paesi e le assicurazioni non la rilasciano).
Durante il suo intervento, il Vice Ministro Nencini ha segnalato che il provvedimento ora presente alla Camera sarà approvato entro Natale, e che entro aprile 2016 ci sarà il recepimento delle Direttive Comunitarie ed entro dicembre 2016 sarà emanato il nuovo Codice dei contratti, mentre si lascia aperta la possibilità di un Regolamento che non è detto che ci sia. Intanto – ha continuato il senatore Nencini – si è aperto un tavolo ministeriale insieme all’ANAC con il compito di declinare nel dettaglio i principi della legge delega in un percorso di costruzione di una eventuale soft low che sostituisce quello che doveva essere il nuovo Regolamento. Nencini ha confermato che nel testo in discussione da martedì alla Camera è stata cancellata la Legge Obiettivo, si è regolamentato il subappalto e si è eliminato l’obbligo della pubblicazione dei bandi sui quotidiani.
In riferimento alla Legge di stabilità ed al suo impatto sul settore delle costruzioni, oltre alla riconferma degli ecobonus, Nencini ha segnalato altri importanti provvedimenti che rappresentano alcuni investimenti pubblici nel settore quali l’iniziativa denominata 6.000 campanili, gli interventi sull’assetto idrogeologico (2,5 miliardi), sulle scuole (2 miliardi), su alcuni grandi opere (contratti con RFI ed Anas soprattutto). Mentre sono in preparazione presso il Ministero di Madia i decreti che riguardano i porti e gli aeroporti, che rappresentano una vera e propria riforma del sistema portuale ed aeroportuale del nostro Paese.
Nel corso dell’intervento sia da parte del senatore Nencini che da parte delle dott.sse Manzione e Vega ci sono state ampie disponibilità ad ascoltare la voce delle micro imprese e PMI dell’edilizia, in vista della costruzione di una riforma di sistema degli appalti pubblici che il Governo sta effettuando.