“La CNA ha valutato in maniera complessivamente positiva la riforma del Codice degli appalti, così come delineata dalla legge delega approvata a gennaio. Sembrava, infatti, procedere lungo la strada della semplificazione e favorire la partecipazione delle piccole imprese al grande mercato degli appalti pubblici. Per questo non accetteremo cambiamenti di rotta che farebbero saltare uno dei principali pilastri della riforma, quello della semplificazione, e siamo pronti a contrastarli con ogni mezzo”. Lo si legge in un comunicato della CNA.
“Anticipazioni del decreto legislativo che dovrebbe essere esaminato nel prossimo Consiglio dei ministri – aggiunge la nota – sostengono che si voglia reintrodurre il cosiddetto indice di congruità della manodopera. Si tratta di un parametro molto oneroso per le piccole imprese perché le obbligherebbe a tenere una contabilità analitica delle ore di lavoro per ogni singolo cantiere. Verrebbe così demolito, dopo appena poco più di un anno, il processo di semplificazione realizzato grazie alla verifica della regolarità contributiva con il Durc on line. Sarebbe più utile, invece, per favorire la regolarità e combattere l’abusivismo – conclude il comunicato della CNA – l’incrocio dei dati già in possesso di Inps, Inail e Casse edili relativi all’impiego della manodopera delle imprese“.