Cambiando gli ingredienti del Natale, il risultato resta sempre lo stesso. Il salato sotto l’albero? Come il dolce, col segno più davanti. E con la medesima creatività. Salumi, formaggi, olio, birra, pasta: “Qualità e idee sono sempre la stella cometa degli artigiani CNA”, sostiene la segretaria dell’Associazione di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni.
Meglio dello scorso anno: per gli artigiani della tavola il fantasma del Natale passato non fa più paura. La forbice varia, ma in certi casi si supera quota più 20%. “Dai riscontri che abbiamo – osserva Melaragni – i formaggi stanno tirando molto”. Lo confermano i caseifici Il Fiocchino a Piansano e Chiodetti a Civita Castellana. Si sono inventati confezioni bellissime, che vanno a braccetto con il sapore dei loro prodotti.
Non solo: anche i salumi stanno per invadere le tavole dei viterbesi. L’Antica Norcineria Morelli, a Castiglione in Teverina, per esempio, ha lavorato anche sulle promozioni, cercando di creare cesti su misura, basati sul peso dei prodotti, in modo da accontentare tutti. L’incremento, nel settore, riguarda un po’ tutti gli artigiani, come confermano al salumificio Forati, a Cellere.
Una festa per l’oro verde. Pietro re, produttore del pluripremiato Olio Tamìa, parla di un + 30%.
E il primo piatto? A quello ci pensa Pasta Fanelli, di casa a Canepina. Qui il trend è più 15% rispetto al Natale passato. Abbinamenti con sughi, confezioni ad hoc e una linea di prodotti che sotto le feste tira più del solito. Ma la fantasia arriva anche in forma di bottiglia: il Birrificio Itineris di Civita Castellana, oltre ai cesti e alle confezioni, ha creato anche la birra di Natale, dal colore ambrato intenso. Un modo più che appropriato per brindare alle feste.