“La morte dello storico dell’arte Philippe Daverio è una grande perdita per la cultura italiana. Il professor Daverio era un amico della CNA e dell’artigianato. Aveva partecipato a molte nostre iniziative sia nazionali (dall’Assemblea del 2015 al Contest fotografico del 2017) sia territoriali, ancora fino a poco tempo fa. Soprattutto, Philippe Daverio era un amico dell’artigianato”. Lo si legge in un comunicato della CNA.
“Affascinato dalla ‘magia delle mani’, proprio parlando di fronte a un nostro uditorio aveva osservato come in questo ‘periodo di grande cambiamento il modello dell’impresa artigiana è l’unico che realmente produce qualcosa. Il valore del manufatto realizzato, o quasi, su misura sarà la necessaria evoluzione del mercato’. In un’altra occasione aveva rilevato che ‘l’Italia possiede pratiche e manualità che ci hanno resi unici nei secoli’, deve approfittarne. ‘In futuro – aveva auspicato dal palco di un’altra nostra manifestazione – spero che tra le dichiarazioni dei redditi più alte ci siano quelle di cinquanta artigiani, un riconoscimento al valore della Nazione dai polpastrelli intelligenti’. Ci mancherà, Philippe Daverio”.