carteIl 15 luglio scorso Rete Imprese Italia ha inviato al Vice Ministro Luigi Casero un documento con alcune proposte per la riduzione degli oneri amministrativi, cioè qualche possibilità in più ai contribuenti di diluire nel tempo le imposte dovute in base alle dichiarazioni annuali.

La semplificazione fiscale è raggiungibile attraverso il rispetto di alcuni fondamentali principi, peraltro largamente contenuti nello Statuto dei diritti del Contribuente. Il rispetto delle regole della irretroattività, della chiarezza e trasparenza delle disposizioni tributarie nonché della corretta informazione e conoscenza degli atti amministrativi, costituirebbe un importante contributo in grado di aiutare le imprese e quanti le assistono nell’assolvere gli oneri tributari.

Tuttavia, oltre alla concreta attuazione di queste semplici regole, da applicare quotidianamente nell’attività legislativa e amministrativa, è opportuno, nell’immediato, porre in essere una serie di interventi volti a semplificare l’insieme degli adempimenti tributari.
Interventi che, RETE Imprese Italia, riassume in un documento abbastanza corposo sia in merito al tema del riordino dell’Agenda dei versamenti fiscali, per dare qualche possibilità in più ai contribuenti, sia riguardo alle razionalizzazione degli adempienti tributari.
Sono diversi anni, ormai, che le attività richieste, propedeutiche alla compilazione del modello F24 con il quale si procede al versamento dei tributi, comportano sempre maggior lavoro e dipendono sempre più da informazioni esterne che rendono molto difficoltoso il rispetto dei termini previsti dalla legge. Difficoltà che negli ultimi anni hanno reso necessarie proroghe dei termini previsti accordate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’articolo 12 del D.Lgs n. 241/1997.

Per l’anno corrente la proroga dei versamenti è stata concessa, a soli due giorni dalla scadenza dei versamenti, nonostante il fatto che sia il software GERICO sia il provvedimento di definizione dei requisiti di accesso al premiale, siano stati resi disponibili dal 13 aprile 2016, quindi con largo anticipo rispetto agli scorsi anni. E’ evidente, pertanto, che il problema delle scadenze dei versamenti relativi alle dichiarazioni annuali sia radicale e prescinda dal rilascio del software GERICO o dal predetto provvedimento. Intorno al 16 giugno di ogni anno si concentrano molti altri obblighi e scadenze fiscali, peraltro in aumento, che rendono sempre più complicato il rispetto dei termini ordinari previsti. Appare improprio e scarsamente efficace gestire queste difficoltà attraverso il continuo ricorso a proroghe, anche perché le stesse riconosciute a ridosso della scadenza prevista non sono di alcuna utilità concreta né per le imprese né per gli operatori. Occorre, pertanto, rivedere radicalmente i termini di versamento spostando in avanti quelli ordinari e riformulando la norma che riconosce la proroga dei versamenti, per evitare che la conoscibilità della stessa arrivi in procinto della scadenza prevista.

In materia di riduzione degli oneri amministrativi, in generale, occorre uno spirito di leale collaborazione fra Amministrazione finanziaria ed Organizzazioni di rappresentanza, una valutazione, sia ex-ante sia ex-post, dell’efficacia degli adempimenti fiscali posti a carico delle imprese, ponendo in essere una vera e propria analisi costi-benefici. E’ indispensabile impedire che i controlli fiscali si trasformino in maggiori oneri per i contribuenti, senza che sia posta in essere alcuna valutazione di efficacia dei diversi provvedimenti. Occorre garantire trasparenza e conoscibilità dei dati relativi alle diverse tipologie di accertamento utilizzate ogni anno dall’Agenzia delle Entrate, con l’indicazione delle rettifiche effettuate e delle somme incassate per ciascuna misura di accertamento distinte per tipologia di soggetto, anche in termini di utilizzo delle diverse comunicazioni nel contrasto all’evasione.

Rinviando alla lettura dei documento inviato da RETE Imprese Italia per l’esame dettagliato delle proposte, in fine, è importante sottolineare che sul tema delle comunicazioni inviate dall’Agenzia delle Entrate nell’ambito del rafforzamento del dialogo fra Agenzia e contribuenti, sempre più numerose e riguardanti temi sempre più disparati va aperta una riflessione sulle tempistiche di invio, modalità di inoltro e di risposta, compreso il ruolo degli intermediari (se del caso ove necessario anche proponendo modifiche legislative), per rendere il più agevole possibile il compito di operatori e contribuenti nell’ottica di evitare l’invio di più comunicazioni in date diverse e con vari mezzi telematici che richiedono determinati modi di gestione dell’anomalia. Occorre dunque arrivare a definire un canale unico per l’invio delle comunicazioni nonché un canale unico per l’invio delle controdeduzioni che giustificano il comportamento del contribuente. E’ importante, inoltre, trovare il modo di rendere edotto l’intermediario dell’anomalia riscontrata.