appalti 2Si è svolta venerdì scorso a Napoli, presso la Mostra d’Oltremare, l’iniziativa nazionale CNA sul tema degli appalti e sugli effetti della riforma per le piccole imprese. Tra gli altri ha partecipato il ViceMinistro alle Infrastrutture Riccardo Nencini che ha rassicurato in merito ai tempi di operatività della riforma del codice: “Il codice appalti in vigore da pochi mesi e’ innovativo e teso a semplificare moltissimo, togliendo orpelli e ostacoli burocratici, ma soprattutto a raggiungere due obiettivi che abbiamo condiviso nel tempo con le imprese e con la Pubblica amministrazione italiana: da una parte – ha affermato Nencini – dare certezza nella nascita e nella fine di un’opera infrastrutturale pubblica o privata, dall’altra garantire il massimo della trasparenza nell’esecuzione. Lo abbiamo fatto con il codice – ha continuato Nencini -, ora stiamo aspettando le linee guida di ANAC che saranno pronte da qui a un mese e mezzo”.

“Stiamo lavorando- conclude il ViceMinistro Nencini- ai decreti, entro la fine dell”anno avremo un codice concretamente e definitivamente operativo”.

All’iniziativa ha partecipato anche il responsabile della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati On. Massimiliano Manfredi: “Il mercato degli appalti rappresenta il 15% del Pil nazionale. Purtroppo, la corruzione si annida in alcuni meccanismi che abbiamo cercato di debellare e rovesciare, come quelli della deroga continua delle varianti, dell”utilizzo di progetti preliminari non definitivi e soprattutto dei subappalti. Adesso marchiamo un cambio fondamentale – afferma Manfredi – passando dall”offerta al massimo ribasso all”offerta economicamente vantaggiosa e diamo nuova centralità al progetto esecutivo indicando prima le parti che possono avere deroga alle varianti e indicando prima l’elenco dei subappaltatori. Diamo un nuovo ruolo alle stazioni appaltanti – continua Manfredi -, che hanno bisogno di un personale piu” qualificato”. “Le ditte vinceranno gli appalti -dichiara ancora il deputato Pd -, non solo in base alla competizione di tipo economico ma su parametri specifici legati alla qualità dell”offerta e del progetto preposto, e quindi, ad esempio, della valorizzazione dei punti verdi, della quota verde all’interno degli stessi appalti al fine di avere un prodotto più corrispondente alla volontà di chi ha indetto la gara evitando meccanismi di intermediazione che aprono a fenomeni corruttivi”.

Tra i rappresentanti istituzionali e gli esperti del settore presente anche il dirigente dell”Autorita” nazionale anticorruzione, Adolfo Candia. “Con l”emanazione del nuovo Codice dei contratti l’Autorità è investita di una serie di nuove competenze che la vedono in prima linea sia sul piano della prevenzione della corruzione e della trasparenza, sia sul piano della diffusione di best practice e dell”efficientamento del sistema attraverso un’attività di regolazione. Le sfide – sottolinea Candia – sono numerose su tanti piani e speriamo che l”Autorita” riesca a portare a termine la sua nuova mission in modo positivo. E in questo senso si sta già organizzando”.

A presentare il convegno di oggi è stato Rinaldo Incerpi – Presidente Nazionale CNA Costruzioni che ha aperto: “Siamo in una fase di transizione, dove ci sarà anche la necessità da parte nostra di verificare se tutto quello che Anac sta portando avanti dal punto di vista del regolamento sia in linea con le esigenze delle nostre imprese. Quello di oggi – ha continuato Incerpi – è un confronto con il Governo, con Anac, con le nostre imprese per cercare di capire se quello che stiamo facendo e che sta facendo il Governo è in linea con le esigenze delle costruzioni. Il mondo dell’edilizia è da tanti anni in crisi, questo strumento può certamente favorire una ripresa dell”economia”.