“Il Consiglio dei ministri ha rinviato alla prossima riunione la decisione sulla proroga degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico, per poter verificare, nel frattempo, tutti gli aspetti di carattere tecnico e finanziario. Auspichiamo il via libera a un provvedimento che avrebbe subito effetti positivi sull’economia”. Così Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia. “Se il governo non dovesse prorogare le detrazioni, la crisi delle costruzioni -aggiunge- potrebbe aggravarsi in maniera catastrofica e avere disastrosi effetti economici e sociali”.

La considerazione di Melaragni poggia sui dati di uno studio congiunto Cresme – Centro Studi CNA nazionale. L’importo totale dei lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica degli edifici (su cui si calcola la detraibilità ai fini fiscali) registrato al 31 dicembre 2012 in Italia è di 128 miliardi di euro in quindici anni. 60 miliardi sono concentrati negli anni della crisi e hanno contribuito in modo importante a frenare la caduta verticale del settore delle costruzioni. Inoltre, al netto delle detrazioni da inserire nelle prossime dichiarazioni dei redditi, non solo il sistema Paese ma anche le casse statali hanno guadagnato dai provvedimenti incentivanti. Se, infatti, al mancato gettito fin qui sostenuto, pari a 31,7 miliardi, si aggiunge la posta positiva delle diverse entrate, pari a 49,5 miliardi, emerge che, al 2012, il saldo per lo Stato diventa attivo per circa 17 miliardi.

Lo studio Cresme – CNA evidenzia che il mercato della riqualificazione e degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, investimenti in impianti per le energie rinnovabili compresi, pesa su quello edilizio per il 61,6 per cento. E, di fronte a un crollo del 44 per cento delle nuove realizzazioni negli ultimi sei anni, pur pagando a sua volta lo scotto della recessione, sta mantenendo le posizioni ed è diventato determinante per l’edilizia italiana.

Come è noto, l’agevolazione per le ristrutturazioni, inserita tra gli oneri detraibili ai fini Irpef, non ha più scadenza, ma fino al prossimo 30 giugno la misura della detrazione è elevata dal 36 al 50 per cento e il limite massimo della spesa ammissibile sale da 48mila a 96mila euro. E per gli interventi mirati all’efficienza energetica la detrazione, attualmente pari al 55 per cento delle spese sostenute, sarà comunque del 36 per cento dal 1° luglio 2013.

CNA e le altre associazioni di rappresentanza delle imprese hanno richiesto di prorogare entrambi i bonus nella misura, rispettivamente, del 50 e del 55 per cento.

Melaragni ricorda che, a sostegno dei settori delle costruzioni e dell’impiantistica, è stata siglata, di recente, una convenzione tra CNA e Intesa Sanpaolo. L’Istituto di credito ha messo a disposizione un plafond di 20 milioni di euro dedicato a finanziamenti ipotecari concedibili al privato che voglia ristrutturare un immobile ed effettuare interventi per l’efficienza energetica in tutti i comuni della provincia di Viterbo e in quelli di Civitavecchia, Allumiere, Anguillara, Sabazia, Bracciano, Canale Monterano, Cerveteri, Ladispoli, Manziana, Santa Marinella, Tolfa e Trevignano.

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