“Il mercato elettrico italiano presenta ancora numerose criticità che penalizzano in particolare artigiani, micro e piccole imprese creando un divario di competitività che non permette di cogliere i potenziali benefici del percorso in atto verso la completa liberalizzazione. Ci attendiamo, pertanto, che l’attività regolatoria dell’Autorità sia mirata a garantire maggiore efficienza, trasparenza e qualità nel settore energetico”. Lo si legge in un comunicato della CNA diffuso al termine dell’audizione svolta oggi presso l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico sulla rendicontazione delle attività svolte nell’ambito del quadro strategico 2015/2016.
“La prima criticità che la CNA vuole sottolineare – aggiunge la nota – è contenuta nel Decreto Milleproroghe che riforma gli oneri di sistema, favorendo i soggetti a maggior consumo a discapito degli operatori che hanno investito sull’autoproduzione e sull’autoconsumo”.
“Non possiamo accettare – prosegue il comunicato – la persistenza della fatturazione stimata, non basata sul consumo reale, che può tradursi in maxi bollette. Secondo il nostro Osservatorio sulle bollette elettriche soltanto il 53,6 per cento delle bollette destinate alle piccole imprese è stato emesso sulla base di consumi reali. Sempre in tema di fatturazione, segnaliamo che la Bolletta 2.0, da poco introdotta, non contiene la fattura di dettaglio, una carenza che potrebbe nascondere anomalie che, sempre secondo l’Osservatorio della CNA, riguardano l’86 per cento delle bollette”.
”Abbiamo valutato positivamente quanto ha fatto l’Autorità in tema di debranding, tanto – sottolinea la nota – che ci siamo costituiti in giudizio a sostegno della delibera nel ricorso al Tar avanzato da alcuni operatori. Siamo fortemente a favore di una netta separazione tra gli operatori verticalmente integrati nel mercato energetico, per evitare possibili conflitti d’interesse e concentrazioni del mercato a vantaggio delle imprese che operano in condizione di vantaggio sfruttando il loro ruolo nei settori regolati. Così come siamo convinti che l’ipotizzato avvio del servizio di Tutela Simile, che partirà a gennaio 2017 per accompagnare il cliente finale verso il mercato libero, presenti alcune criticità. Infine, la CNA – conclude il comunicato – apprezza l’avvio dell’Osservatorio permanente della regolazione energetica, idrica e del teleriscaldamento che rappresenta un utile strumento di sostegno all’Autorità nella definizione di regole orientate e tagliate sulle caratteristiche del piccolo consumatore non domestico, dotato di originalissime specificità tutte meritevoli di tutela”.