appalti pubblici“La riforma del Codice degli Appalti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale presenta molti aspetti positivi ma non dissolve alcune preoccupazioni già espresse in passato”. Lo si legge in un comunicato della CNA.

“La nostra azione puntuale in favore delle micro e piccole imprese – sottolinea la nota – ha permesso significativi successi. In particolare, la suddivisione in lotti delle gare d’appalto, l’aumento del numero di operatori economici invitati alle procedure negoziate, il tetto massimo fissato al 30 per cento delle opere che si possono subappaltare e il pagamento diretto dei subappaltatori nel caso siano micro o piccole imprese”.

“Registriamo, purtroppo, alcune occasioni mancate – aggiunge il comunicato – ci riferiamo al mancato innalzamento a 258mila euro della soglia di iscrizione obbligatoria alle Soa e all’eliminazione dell’obbligo di comprendere anche la verifica dell’incidenza della mano d’opera nel documento unico di regolarità contributiva. Infine, continua a preoccuparci molto che larga parte della riforma sia demandata a successivi interventi, decreti e linee guida, senza, al momento, coinvolgere le associazioni delle piccole imprese”.

“La CNA – conclude la nota – vigilerà sull’iter del provvedimento. Questa riforma è attesa da troppo tempo ed è indispensabile al sistema delle piccole imprese. Non permetteremo che possa essere stravolta strada facendo”.