federmodaIl 24 aprile 2016 ricorre il terzo anniversario della tragedia del Rana Plaza a Dacca, la capitale del Bangladesh, un disastro nel quale morirono 1138 persone e altre 2000 rimasero ferite.

Una ricorrenza, questa, che non vuole essere solamente una commemorazione di un drammatico evento ma un’occasione di riflessione sulle problematiche legate alla globalizzazione e al rispetto dei diritti per garantire una equa e trasparente competizione internazionale.

È con questo intento che il 18 aprile il MIUR – Direzione Generale per gli Ordinamenti e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione – e CNA Federmoda, Confederazione da sempre impegnata in azioni tese a mettere in risalto la responsabilità sociale d’impresa lungo la filiera del tessile, abbigliamento, pelle, cuoio e calzature, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa dal titolo evocativo: “Consumo e diritti: sensibilizzare i giovani verso un consumo consapevole”.

Oggi una parte del consumo sta subendo una distorsione che contribuisce in modo significativo ad amplificare le conseguenze della crisi economica in atto ormai da anni. Questo fenomeno assume vari aspetti che vanno dalla contraffazione, alle truffe merceologiche, all’immissione sul mercato di prodotti che non contemplano i costi dei diritti (ambiente, salute, contratti di lavoro, sicurezza ecc.) che anni di lotte hanno reso indispensabili per il progresso del nostro modello di civiltà/sviluppo.

Le conseguenze di questo modo di consumare sono devastanti per il nostro Paese perché questa forma di concorrenza sleale basata sullo sfruttamento della manodopera contribuisce allo smantellamento progressivo del nostro sistema produttivo, non permettendo più di creare  quella ricchezza necessaria a mantenere il sistema-Stato nel suo complesso.  Drammatici esempi di questa deriva sono state diverse tragedie che hanno visto coinvolta la filiera del tessile, abbigliamento, pelle, cuoio e calzature.

Educare alla cultura della qualità, ricercando le radici storiche, economiche, culturali e territoriali del Made in Italy; educare ai diritti del consumatore, al rispetto della legalità, dei diritti umani e della responsabilità sociale ed ambientale nel settore della moda: questi sono i principali obiettivi che la Direzione Generale per gli Ordinamenti e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione e CNA Federmoda intendono perseguire con il protocollo d’intesa.

“E’ con grande soddisfazione che giungiamo a sottoscrivere questo accordo – ha dichiarato Luca Marco Rinfreschi, Presidente Nazionale CNA Federmoda – Avremo la possibilità di costruire un programma sistematico di informazione e formazione dedicato alle giovani generazioni.”

“Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ci ha affiancato fin dal 2014, nell’appuntamento che CNA Federmoda organizza annualmente in occasione della ricorrenza della tragedia del Rana Plaza per approfondire il tema della sostenibilità economica e sociale della filiera moda italiana – ha continuato Rinfreschi – instaurando una proficua collaborazione che ha portato alla definizione di questo accordo”.

“L’educazione al consumo consapevole assume un particolare valore formativo poiché favorisce una riflessione sul concetto di equa competizione globale, sui diritti umani e dei lavoratori, sulla dignità e sul rispetto della persona e si colloca nell’ambito di un più ampio e generale processo di educazione al pensiero e all’autonomia di giudizio”- ha dichiarato Carmela Palumbo, Direttore Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale d’Istruzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca –  Inoltre, si pone in linea con la legge n. 107 del 2015 che, prevede tra gli obiettivi ritenuti prioritari lo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale”

Il protocollo d’intesa (in allegato) sarà presentato domani 21 aprile a Carpi presso il Palazzo dei Pio in occasione della tavola rotonda “Cucire, Tramare, Ordire, Tessere, Formare … Etica!” che CNA Federmoda ha organizzato nell’ambito l’edizione 2016 di MADE IN ITALY, valore economico, sociale, etico.