silvestriniIl punto di vista del Segretario Generale della CNA, Sergio Silvestrini, in un’intervista rilasciata a Polizia e Democrazia rivista di informazione, analisi e approfondimento sui temi della sicurezza e della giustizia.

«E’ necessario far comprendere a tutti che la contraffazione è un fenomeno cirminale al pari di molti altri. Un fenomeno gestito in modo imprenditoriale da gruppi organizzati in grado di muoveresi abilmente sia nel mercato illegale sia nell’economia legale, e capaci di gestire migliaia di persone, spesso anche bambini, impiegati in un “lavoro” totalmente al di fuori delle regole, assimilabile a forme di neoschiavismo. Siamo molto oltre il confine dello sfruttamento». Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA, non usa giri di parole per condannare senza riserve la contraffazione.

«Il falso non danneggia solo i prodotti copiati – spiega Silvestrini – ma anche i ‘non-marchiati’. Siamo di fronte a una concorrenza economica scorretta e culturalmente malsana, che danneggia tutto il sistema delle imprese contoterziste che operano in maniera trasparente e rispettano le regole. Il nostro tessuto produttivo, voglio sottolinearlo, è costituito per la quasi totalità da imprese di media, piccola o piccolissima dimensione. E sono proprio questi imprenditori che subiscono i danni maggiori dal mercato del falso, perché proprio per la loro dimensione aziendale hanno difficoltà a contrastare il fenomeno della contraffazione dei prodotti, un contrasto che richiede risorse economiche ingenti».

Quando si parla di merci contraffatte pensiamo a prodotti che recano riproduzioni di marchi d’impresa registrati, o a prodotti che sono copie perfette di quelli coperti da brevetti o copyright.
Vero, ma aggiungo che esiste anche un’altra contraffazione: quella del marchio di origine o dell’indicazione geografica di provenienza delle merci. Tutto ciò pone un grande problema: cosa fare per tutelare l’indicazione e l’immagine del Made in Italy?.

Si spieghi meglio. Perché bisogna tutelare il Made In Italy?
Perché il Made in Italy rappresenta nel mondo il vero punto di forza dell’apparato produttivo nazionale. Dobbiamo difenderlo perché da esso deriva un sicuro vantaggio competitivo per tutta la nostra economia. Dobbiamo mettere in campo strumenti efficaci di tutela delle vere produzioni italiane. … [continua]

L’intera intervista in allegato.